(Corriere dello Sport-R.Maida) «La Roma è una possibilità» . Le parole di Marco Aurelio da Cunha, vicepresidente del San Paolo, risvegliano un’idea che sembrava affondata davanti al mare brasiliano:
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“Roma-Casemiro, si può”
(Corriere dello Sport-R.Maida) «La Roma è una possibilità» . Le parole di Marco Aurelio da Cunha, vicepresidente del San Paolo, risvegliano un’idea che sembrava affondata davanti al mare brasiliano:
Casemiro non è più incedibile, come rivela il dirigente a Tuttomercatoweb , e siccome Sabatini «ha fatto una proposta, se ne può parlare» .
COSTOSISSIMO -La Roma aveva cercato Casemiro con tutte le forze l’estate scorsa. Fino alle ultime ore del mercato, quindi dopo la fine del Mondiale Under 20 di cui il giocatore è stato grande protagonista, attraverso le manovre dell’agente Fifa Roberto Calenda. Ma si era scontrato con il San Paolo che non ha voluto sentire ragioni rifiutando un’offerta superiore ai 15 milioni. Nel frattempo Casemiro, che ha 19 anni come Lamela, ha anche rinnovato il contratto fino al 2017, facendo salire la sua quotazione di mercato. E’ molto difficile che la Roma possa acquistarlo, almeno a gennaio, ma un tentativo potrebbe essere fatto, fermo restando che da Trigoria prima devono uscire due o tre calciatori dallo stipendio insostenibile. In ogni caso è ancora Casemiro il sogno, davanti a Paulinho del Corinthians che è considerato più raggiungibile. Con il San Paolo, peraltro, Sabatini tiene ancora aperto il discorso per Uvini, centrale difensivo dal grande futuro.
CATALOGNA -In Europa continuano invece i contatti per Martin Montoya, esterno destro del Barcellona: ieri il giornale spagnolo As ha confermato che Luis Enrique lo ha messo in cima ai suoi desideri; Montoya, 20 anni, è in scadenza di contratto e deve rinnovare, poi potrebbe andare via con un prestito alla Bojan, con riscatto a favore della Roma e controriscatto per il Barça.
LA SOCIETA’ -E a proposito di mercato ieri mattina è sbarcato a Roma Thomas DiBenedetto, che ha programmato un fitto ciclo di incontri istituzionali e promozionali. La riunione principale è il Consiglio di amministrazione, che sarà vissuto tra domani e venerdì. All’ordine del giorno, la ricapitalizzazione che prenderà corpo entro gennaio: 50 milioni, come prima rata. Ma si parlerà anche degli stipendi dei consiglieri, dell’Opa appena conclusa e dei soldi risparmiati (o spesi, dipende dai punti di vista): circa 10 milioni. Si discuterà infine delle prossime strategie, compresa la campagna acquisti-cessioni. E il contratto di De Rossi? Rimane lì, sospeso. Nel senso che sull’argomento il Cda si è già espresso: in questa negoziazione non sarà calcolato solo l’aspetto economico, si faranno eccezioni per confermare la regola. De Rossi dovrebbe firmare per quattro anni (o cinque) a 5 milioni netti più i bonus, per un totale credibile di 6 milioni di stipendio. Il Cda ratificherà la spesa non appena Franco Baldini, che rientra domani dall’Inghilterra, presenterà formalmente la bozza contrattuale.
UNICREDIT - Da Trigoria a Milano. Sulla Roma non avrà molta incidenza la complessa situazione di Unicredit, che ha annunciato tagli per 5.200 dipendenti e per il 2011 non verserà il dividendo ai suoi azionisti. La banca sta cercando acquirenti per la sua quota (40%) nella nuova società costruita insieme ai partner americani, ma non modificherà i piani per un bene non strategico come la Roma. Certo, se i famosi cinesi arrivassero in fretta i manager Fiorentino e Ghizzoni li accoglierebbero a braccia aperte. Ma al momento c’è solo un interessamento, non trattative, del fondo sovrano di Pechino.
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