(Corriere dello Sport - R. Maida) - Il figlio Sem, biondissimo come la moglie Kim, ha pochi mesi e ogni tanto fa sentire la sua voce: quando finisci papà? Maarten Stekelenburg lo osserva, in quello che sembra uno spot da famiglia felice. L'hanno accompagnato tutti gli affetti più cari, in un momento di svolta per la sua carriera e per la sua vita, nella prima visita a Trigoria.
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“Roma big d' Europa: posso vincere molto”
(Corriere dello Sport – R. Maida) – Il figlio Sem, biondissimo come la moglie Kim, ha pochi mesi e ogni tanto fa sentire la sua voce: quando finisci papà? Maarten Stekelenburg lo osserva, in quello che sembra uno spot da famiglia...
"Ho scelto la Roma perché volevo salire di categoria - spiega ai giornalisti olandesi - per me questa è una società che non ha niente da invidiare al Manchester United o al Barcellona. L'Ajax è un club importante ma qui posso vincere molto" . Sono le parole, magari un po' ottimistiche, che volevano sentire quei cento tifosi rimasti fuori al centro sportivo, preferendo l'odore di Roma al mare. A loro, Stekelenburg lancia unmessaggio in italiano: «Forza Roma» . E poi: «Non voglio dire che sarò il miglior portiere della serie A perché non fa parte del mio carattere. Ci sono altri portieri bravi, a partire da Buffon» . Lui però ha un altro maestro: «Van der Sar. Non è il mio modello, perché io non ho modelli, ma è stato uno dei migliori portieri di sempre ». Alla Roma Van der Sar ha regalato uno scudetto da avversario, chissà che Stekelenburg non ci riesca da amico: «Dico solo che sono molto orgoglioso di essere stato acquistato e che mi impegnerò al massimo, oltre il cento per cento, per aiutare la Roma a raggiungere i suoi obiettivi» .
TRAGUARDI - Ma quali sono gli obiettivi immediati della Roma? «Non lo so, sono appena arrivato. Ho fatto una chiacchierata con Luis Enrique e ho sentito per telefono Franco(Baldini, ndr). Però io voglio vincere tutte le partite. E alla fine della stagione vincere titoli. E' per questo che io gioco a calcio. Non vedo l'ora di cominciare» . In realtà si è allenato solo ieri a Trigoria, con il numero 24 sulle spalle scelto «perché è il giorno del compleanno di mio figlio». Ha abbracciato Lobont, suo vecchio amico e compagno di Ajax, ha scattato due foto, ha conosciuto Totti e De Rossi. Oggi riparte e da domani raggiungerà la nazionale olandese che due giorni dopo giocherà a Wembley contro l'Inghilterra di «Franco». Tornerà a Roma giovedì e forse si imbarcherà sull'aereo che porterà la squadra a Valencia, per l'amichevole di venerdì.«Mi piace il progetto che mi è stato sottoposto - continua Stekelenburg - . Appena il mio procuratore (Rob Jansen, ndr) mi ha riferito che la Roma era interessata a me gli ho detto di sospendere tutti gli altri colloqui. Non ho mai avuto dubbi sull'esito della trattativa perché volevo fortemente venire qui. Ci sono volute diverse settimane ma alla fine è finitabene» .
VOCI - Si è parlato di un suo infortunio alla mano, di visite mediche molto accurate per escludere problemi. «Io sto benissimo- chiarisce, indicando il punto che ha fatto crack -mi sono rotto il pollice qualche mese fa ma dopo due mesi e mezzo sono tornato in campo. Sono pronto a dare il mio contributo. Spero di farmi apprezzare per le cose positive» . E' talmente contento che nemmeno considera le lunghe consultazioni tra Luis Enrique e Sabatini prima della decisione definitiva: «So che la Roma ha contattato altri portieri, so di Romero e Kameni, ma non vedo perché dovrei essere dispiaciuto. Alla fine hanno preso me...» . E Sabatini precisa: «Maarten è sempre stato la nostra prima scelta. Con lui speriamo di avere risoltoun problema, anzi il problema del portiere per molti anni» .
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