rassegna stampa roma

“Rispetto per l' Olimpico”

(Corriere dello Sport) – C’è il benvenuto istituzionale del sin­daco Alemanno e quello del presidente fede­rale Abete. Ma anche l’intervento piuttosto netto del presidente del Coni, Gianni Petruc­ci

Redazione

(Corriere dello Sport) - C’è il benvenuto istituzionale del sin­daco Alemanno e quello del presidente fede­rale Abete. Ma anche l’intervento piuttosto netto del presidente del Coni, Gianni Petruc­ci

, decisamente seccato per le prime dichia­razioni sullo stadio rilasciate da di DiBene­detto alla “Gazzetta dello Sport”.

 

«Non è cer­to partito col piede giusto. Le sue battute sul­lo stadio Olimpico non mi so­no piaciute affatto. Possono anche non venire a giocare al­l'Olimpico ma devono rispet­tare la storia di questo im­pianto ». Il futuro, sostiene Pe­trucci, è negli stadi di pro­prietà, «sono la strada giusta, purché li facciano però. Nel­l'attesa rispettino l'Olimpico. DiBenedetto non è ancora presidente della Roma e la prima cosa che ha fatto è sta­ta quella di attaccare l'im­pianto dove Roma e Lazio ci chiedono di giocare. Se que­sta è la sua partenza, da par­te nostra non può esserci en­tusiasmo. Ricordo a tutti che nel 2009 abbiamo ospitato la finale di Cham­pions Barcellona-Manchester United, rice­vendo elogi da Inghilterra e Spagna». Petruc­ci ha salutato anche la famiglia Sensi: « Voglio ringraziarli per quello che hanno fatto per la Roma. Hanno vinto tanto, non dimentichia­moci subito del passato ». ALEMANNO - DiBenedetto a Roma, giorno due. Nell’agenda c’è anche un incontro al Campi­doglio, a rivelarlo è stato proprio il sindaco Gianni Alemanno. «Entro domani dovrei in­contrarli. So che ambiscono ad una collabo­razione della città per sviluppare la squadra e noi non ci tireremo indietro perché ci tenia­mo ci sia una Roma forte e in grado di entu­siasmare i tifosi della Capitale», ha detto in­tervenendo alla premiazione dei cavalieri del lavoro. «Sarà una realtà radicata sul territo­rio e anche il presidente si trasferirà a Roma, quindi la Capitale avrà un imprenditore in più. Il gruppo imprenditoriale ha una forte caratura internazionale, in grado di trainare la Roma in tutto il pianeta». ABETE - Anche il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, ha speso qualche parola per i Sensi, ringraziando la famiglia « per quanto ha fatto per la Roma ». Intervenendo a “Radio An­ch’io lo sport” ha dato il ben­venuto a DiBenedetto: «Con lui comincia una nuova av­ventura. Vedremo quale sarà la capacità di intervenire per dare stabilità alla società, con progetti e prospettive. Lo ve­dremo alla prova dal punto di vista professionale ed im­prenditoriale, fermo restando che è importante affluiscano in Italia capitali da altri pae­si. Però continuerò a dire quanto è importante che an­che i grandi imprenditori italiani, che hanno fatto grande il nostro calcio, restino ben soli­di all'interno delle loro società di riferimento». BRIATORE - Flavio Briatore ha seguito il per­corso inverso: lui, italiano, ha comprato un club in Inghilterra, il QPR. Parlando a “La Politica nel Pallone” su GR Parlamento, ha detto: «L’arrivo di DiBenedetto alla Roma è positivo. Vuol dire che c’è un mercato. E’ sem­pre importante che ci siano stranieri pronti ad investire, anche se non conosco DiBene­detto e non so cosa voglia fare. Se questo si­gnore pensa di far bene per il calcio italiano ben venga. Quando c’è uno straniero che in­veste in Italia è sempre una cosa positiva».