(Il Messaggero - M.Ferretti) E adesso, messa in archivio la seconda vittoria consecutiva, la numero cinque di questo strambo campionato, la Roma, quinta in classifica a quattro punti da Milan e Udinese, che sarà la sua avversaria venerdì sera al Friuli, deve cominciare a capire che cosa vuole fare da grande.
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“Ora viene il bello”
(Il Messaggero – M.Ferretti) E adesso, messa in archivio la seconda vittoria consecutiva, la numero cinque di questo strambo campionato, la Roma, quinta in classifica a quattro punti da Milan e Udinese, che sarà la sua avversaria venerdì...
Cioè, quando avrà avuto più tempo per assemblarsi e per assimilare al meglio le indicazioni di Luis Enrique. Prima di Natale, oltre all’Udinese, la Roma dovrà affrontare la Fiorentina, la Juventus, il Napoli e anche in recupero il Bologna, il 21. È arrivato, insomma, il momento della verità. E Luis lo sa. «La squadra sta crescendo, siamo in una fase delicata del campionato e stavolta era molto importante vincere. È difficile far capire tutto quello che io voglio, ciò che ho in mente, ci mancano ancora tante cose però comincio a vedere anche molte cose che mi piacciono. Con più precisione, potevamo fare quattro gol. Da qui, comunque, comincia il nostro percorso: l’Udinese è fortissima e sarà uno stimolo per i ragazzi. Io dico che, come sempre, faremo la nostra proposta di calcio e che sono ottimista».
Roma attesa da tre partite di fila sulla carta complicate. «Se le perdiamo tutte e tre andiamo in Serie B...», scherza Luis. «Se le affrontiamo con personalità e con la voglia che ho visto stavolta, faremo buone cose. Sono soddisfatto per il risultato, che - però - è molto stretto per quello che abbiamo fatto. Devi buttarla dentro sennò soffri, si sa. Ma la squadra è in crescita: bisogna però anche saper soffrire e la squadra mi ha dimostrato di saper soffrire». Roma quinta. «Bene, ma non significa niente. Ora arriva l’Udinese che è stata in testa alla classifica e per noi, ripeto, sarà uno stimolo importante». Qualche settimana fa Luis era molto criticato, ora è a quattro punti dal secondo posto. «Mi piace tantissimo il tifo che c’è qui a Roma, è passionale e quando non giochiamo bene il tifo c’è sempre e questo è molto importante per la nostra crescita. L’unica cosa a cui voglio pensare adesso, però, è l’Udinese», taglia corto lo spagnolo.
Poi, sui singoli. «Totti? Sono contento che Francesco sia tornato dopo un po’ di assenza, per Udine vedremo perchè la concorrenza è sempre ottima per la squadra. Lamela indispensabile? Andiamoci piano, è un classe ‘92, un calciatore con grande qualità, sa saltare l’uomo. Speriamo tutti che sia in futuro un giocatore incredibile, ma deve lavorare ancora. Anche Pjanic e Bojan hanno queste qualità, Erik però nel saltare l’uomo ha piu cattiveria. Il gol annullato a Osvaldo? Sono molto dispiaciuto per Dani perchè ha fatto una grande partita e gli è mancato solo il gol. De Rossi quando gioca davanti alla difesa mi dicono che deve giocare come in Nazionale... Io penso che Daniele possa giocare in entrambi i ruoli, avendo la qualità di inserirsi in area avversaria».
E Bojan? «Ha fatto un ottimo lavoro, è stato sfortunato in alcune situazioni ma ha fatto un’ottima partita», dice Luis che ne ha una buona per tutti. «Taddei terzino? Il nostro obiettivo è difendere con la palla più lontana possibile dalla nostra area. I terzini che abbiamo sono di profondità, è ovvio che poi non è facile tornare indietro. Taddei sta facendo partite ad altissimo livello, ma tutta la squadra stavolta ha fatto un buon lavoro».
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