rassegna stampa roma

“Non è una Roma da scudetto”

(Corriere dello Sport-R.Maida) Forse un pezzo della nuova Roma è nato proprio a Marassi, il 20 febbraio, quando il Genoa spinse Ranieri fuori da Trigoria con una rincorsa da 0-3 a 4-3.

Redazione

(Corriere dello Sport-R.Maida) Forse un pezzo della nuova Roma è nato proprio a Marassi, il 20 febbraio, quando il Genoa spinse Ranieri fuori da Trigoria con una rincorsa da 0-3 a 4-3.

Ma il ricordo di quella partita pazza non turba Luis Enrique, che a questa trasferta chiede solo conferme: «Guardando anche quello che è successo domenica in Lecce-Milan, sono cose che nel calcio capitano. Ma è meglio non pensarci anche perché quel ricordo non influirà sul risultato. La Roma

«Il Genoa è pericoloso e poi ha riposato un giorno più di noi Dovrò sfruttare bene la rosa a disposizione»

è molto cambiata da allora» . E si muove con l’idea di vincere: «Noi faremo la nostra proposta di gioco, che è sempre la stessa». Ieri in aereo Luis Enrique ha studiato con cura le statistiche della Lega per capire meglio il Genoa: «Pericoloso e forte in contropiede. Serve attenzione» .

UDINESE SI’, NOI NO Osservando il panorama internazionale, facce nuove si stanno imponendo. Il Levante è primo in Spagna, l’Udinese in Italia. Luis Enrique chiarisce: «Conosco l’allenatore del Levante (Martinez, ndi ), è stato mio avversario quando era al Cartagena, ma presto i valori si vedranno. Il Barcellona e il Real Madrid sono nettamente più forti rispetto alla concorrenza, il Barça soprattutto. Qui in Italia è diverso. L’Udinese è in testa con un bilancio di dieci gol fatti e uno incassato, è una grande squadra e può vincere lo scudetto» . L’Udinese che ha venduto Sanchez e Inler sì. E la Roma che ha un saldo di mercato di -40 milioni? «Noi no, non siamo pronti. Non subito. Dal primo giorno di lavoro a oggi ho visto una grande crescita, con qualche alto e basso. Ma c’è tanto lavoro da fare. Io per adesso alla classifica non penso» . Che siano parole strategiche, provocatorie o sincere, la sostanza non cambia: Luis Enrique ha comunicato che l’Udinese è superiore alla Roma.

LA GESTIONE- Una delle cose che non gli piacciono è l’atteggiamento della squadra quando passa in vantaggio: «Non riusciamo a sfruttare la situazione. favorevole generata dal risultato. Non è giusto modificare la maniera di stare in campo se ci portiamo sull’1-0. Sono gli altri a dover cambiare, visto che devono recuperare» . Nel derby e contro il Palermo, la Roma non ha gestito la partita come vuole lui: «Per questo abbiamo sofferto. Le vittorie sono importanti e danno fiducia. Ma a me interessa anche il modo in cui si arriva al risultato. Se facciamo punti senza giocare bene, non posso trarre conclusioni positive» .

TURNOVER- Stavolta è preoccupato per la condizione fisica della squadra: «Il Genoa ha riposato un giorno più di noi. Dovrò sfruttare la rosa che ho a disposizione. Non so se la scelta di utilizzare tanti giocatori dia benefici nel breve periodo ma sono sicuro che ci aiuterà a lungo andare» . Dovrebbe essere confermato Lamela, l’uomo che ha deciso Roma-Palermo: «Sono felice del suo rendimento, che è stato buonissimo al di là del gol. Ora però lasciamolo tranquillo, è un ragazzo di 19 anni. E’ presto per parlare di una sua esplosione: esploderà quando avrà segnato 10-15-20 gol» .

IL RINNOVO- Chi giocherà di sicuro è De Rossi, unico romanista sempre presente in campionato dall’inizio alla fine. Si parla di rinnovo imminente ma Luis Enrique non chiede medaglie: «Il mio contributo nella sua scelta è stato zero. Daniele è romanista da tutta la vita. Credo che voglia rimanere per la sua mentalità. Ha avuto un buon rapporto con tanti allenatori, non solo con me. Ed è facile avere un buon rapporto con un tipo così: è un top player e un ragazzo che si impegna tantissimo» . E Borriello? «E’ nella rosa e sono contento di averlo. Se qualcuno lo vorrà a gennaio, ne parleremo con la società»