rassegna stampa roma

“Non ci arrendiamo”

(Il Messaggero) La Roma non va più. Prima il punticino casalingo contro il Brescia, poi la cinquina in faccia di Milano. E la vetta della classifica continua ad allontanarsi, così come la zona Champions League.

Redazione

(Il Messaggero) La Roma non va più. Prima il punticino casalingo contro il Brescia, poi la cinquina in faccia di Milano. E la vetta della classifica continua ad allontanarsi, così come la zona Champions League.

E’ vero: la Roma deve recuperare una partita, quella di Bologna, ma la situazione non è affatto rosea. Le espulsioni, ad esempio, sono arrivate a quota sette, Nicolas Burdisso ne ha firmate addirittura tre.

Claudio Ranieri cerca di non abbassare ulteriormente la guardia, facendo in qualche modo anche i complimenti ai suoi giocatori. Se non altro per lo spirito (non il gioco) mostrato dopo la quarta rete dell’Inter e in inferiorità numerica. «Mi è piaciuta la Roma per come reagito, siamo andati vicini al pareggio. Sono contento per la prova della mia squadra, ma sono amareggiato per il risultato. Alla nuova proprietà dico: continuate a seguirci, e se vorranno puntare su di me io sarò contento di restare». E ancora, di nuovo sulla partita. «Le tante espulsioni? Stavolta è stata veniale, perchè è stato molto bravo Pazzini nello stoppare la palla portandosela all’interno, tagliando così la strada a Burdisso. Nicolas ha fatto di tutto per evitarlo: giusta l’espulsione, ma senza cattiveria da parte del mio giocatore. Non c’è la controprova, certo, ma continuare a giocare in undici contro undici poteva far andare la partita in maniera diversa. La Roma non ha mai abbandonato la lotta, ha riaperto i giochi e l’Inter tremava per la paura di prendere un altro gol. Questo sono segnali che non dobbiamo trascurare, al di là del risultato negativo». C’è chi dice che a portieri invertiti, la Roma non avrebbe perso. Ecco Ranieri, sull’argomento. «Non lo so, Julio Cesar è stato bravo a salvare alcune occasioni, specialmente nel primo tempo, ma anche Bertagnoli ha fatto grossissime parate. Il secondo gol? Non l’ho ancora rivisto, probabilmente era coperto». Una sorta di bilancio, poi. «Roma tagliata fuori dal discorso scudetto? Siamo in grave ritardo, questo è vero ed è inutile nasconderlo. La situazione non è facile, ma noi non ci tiriamo indietro e cercheremo di risalire le posizioni. La squadra ha voglia di non arrendersi, di provarci ancora e l’ha dimostrato sul quattro a uno per l’Inter quando ha reagito, arrivando a sfiorare il pareggio. E a me queste cose piacciono». Poi, l’autocritica. «Nel primo tempo dovevamo essere più veloci e accompagnare maggiormente l’azione, come accaduto con Cassetti in occasione del gol di Simplicio. Dovevamo fare più azioni di quel tipo: ne avevamo parlato, ma dall’altra parte c’era una grossa squadra che non ce l’ha permesso. Gli episodi ci condannano, ma ci condanna anche l’espulsione di Burdisso. C’è mancata la continuità di azione perchè quando alzavamo il ritmo riuscivano a mettere in difficoltà l’Inter. Senza Mexes e Burdisso contro il Napoli? Valuterò bene Loria, che si è fatto trovare pronto». Ma si confida nel ricorso per Mexes.

Pittoresco Borriello. «Stavolta in campo mi sono divertito, credo che sia stata una bella partita (per chi?, ndi). Non so come abbiamo fatto a prendere cinque gol, la sensazione era quella di potercela fare. Pensavamo di poter riprendere la partita». Pensava male.