rassegna stampa roma

“L'inversione è giusta. Ma adesso l'ambiente deve avere pazienza”

(Corriere dello Sport – P.Torri) Giuseppe Giannini da queste par­ti non ha certo bisogno di presentazioni. E’ stato il capitano della Roma per una vita, oggi è un allenatore che aspetta l’occasione giusta per tornare ad allenare.

Redazione

(Corriere dello Sport - P.Torri) Giuseppe Giannini da queste par­ti non ha certo bisogno di presentazioni. E’ stato il capitano della Roma per una vita, oggi è un allenatore che aspetta l’occasione giusta per tornare ad allenare.

Da pochi giorni ha rescisso il vincolo contrattuale che che aveva con il Verona per rendersi disponibile a una nuova avventura. Non (ancora) con la Roma che, ovviamente, se­gue sempre con grande passione, convinto che la scelta giovane fatta dalla nuova pro­prietà sia stata quella giusta.

Giannini, la Roma ha osato troppo con la scelta di affidarsi ai giovani?«Non credo. C’era bisogno di farlo. Forse si è aspettato pure troppo. Il gruppo che ha fatto la storia della Roma degli ultimi anni, una grande storia sia chiaro, aveva bisogno di essere rinnovato e ringiovanito».

Non c’è il rischio di andare incontro a peccati di inesperienza?«Il rischio c’è, ma va corso. I giovani han­no bisogno di giocare, crescere, sbagliare per poter migliorare».

Roma, inteso come ambiente, avrà la pa­zienza di aspettare? «Io mi auguro di sì. Si potrà andare in­contro a qualche delusione, ma la società dovrà essere forte e continuare sulla strada che si è scelta».

Al di là della questione anagrafica, come spiega questa scelta così massiccia di gio­vani?«I soldi sono finiti».

Cioè?«Oggi non si possono andare a prendere giocatori affermati, non solo per il costo del cartellino ma per il loro stipendio. Meglio prenderli giovani, puntare sul loro succes­so per poi ritrovarsi grandi capitali in socie­tà ».

Non è limitativo pensare di acquistare giovani per poi rivenderli?«Certo. Ma io non credo che questa nuo­va Roma abbia questo tipo di progetto».

Un’ultima cosa: Totti può far parte di questo progetto? «Totti è Totti».