(Corriere dello Sport - R.Boccardelli) Nell’Under 21 che si appresta ad affrontare il prestigioso torneo internazionale di Tolone, ci sono due romanisti reduci da una discreta stagione in B.
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“La Roma? Forse è meglio un altro anno in giro”
(Corriere dello Sport – R.Boccardelli) Nell’Under 21 che si appresta ad affrontare il prestigioso torneo internazionale di Tolone, ci sono due romanisti reduci da una discreta stagione in B.
D’Alessandro è arrivato a Livorno a gennaio, ritagliandosi spazi sempre maggiori; Crescenzi ha fatto il titolare nel Crotone. Tornano alla Roma per fine prestito e, visto che la nuova società giallorossa punterà molto sui giovani... I due ventenni in maglia azzurra, però, sembrano abbastanza scettici su un loro reintegro immediato in giallorosso. Non si sentono ancora all’altezza, pur sognando un giorno “ quella” maglia, oppure non si fidano ancora dei programmi non troppo chiari della nuova società. Tanto che lasciano intendere di preferire un altro anno di gavetta. Eppure nel loro ruolo di esterni (alto D’Alessandro, basso Crescenzi) l’ultima Roma era desolatamente sguarnita.
ROMA -Appendice azzurra, vetrina non indifferente. Cosa chiedete a questo finale di stagione? D’Alessandro: «La conferma di quanto ho fatto di buono con questa maglia cui tengo tantissimo e la vetrina che possa mettermi all’attenzione di chi conta». Crescenzi: «La visibilità che la nazionale può e sa darti, la possibilità di convincere qualcuno a prendermi».
Entrambi a fine prestito rispettivamente da Livorno e Crotone. Formalmente tornate alla Roma, ma poi?D’Alessandro: «Premesso che forse la Roma in questo momento ha cose più importanti a cui pensare, bisogna essere anche onesti, forse un altro anno di B può farmi ancora bene. Io a Livorno ci resterei volentieri e Novellino mi ha parlato in tal senso nei giorni scorsi». Crescenzi: «Sto coi piedi per terra. Per un ventenne come me adesso è importante giocare. Non sappiamo i programmi della nuova Roma. Io a Crotone sono stato benissimo, ho giocato 33 partite di B che mi hanno fatto crescere in tutti i sensi. ma non ho fretta, andrebbe bene anche un altro anno nella serie cadetta, magari in una squadra più ambiziosa, da prime posizioni».
Insomma, non sembrate molto entusiasti di tornare a vestire la maglia giallorossa. Eppure si parla di una nuova società che punterà molto sui giovani. E se non siete giovani voi cheavete appena vent’anni...D’Alessandro: «Giovani ma non esaltati o presuntuosi. Vedremo al primo luglio che Roma sarà e cosa ci diranno. Per il momento non ci sono segnali, quanto al fatto che la nuova società punterà sui giovani è ancora tutto da dimostrare. Se così fosse sarebbe sicuramente un bene, per la Roma e per noi, diverso sarebbe se, come in Spagna ci fossero delle squadre B inserite nel campionato cadetto. Allora si potrebbe restare anche come riserve, ma disputando un torneo competitivo, che ti fa crescere». Crescenzi: «Stiamo crescendo ma bisogna vedere i programmi del club. Io preferisco andare a giocare con continuità a fronte di un’eventuale stagione da passare prevalentemente in panchina. La Roma resta il mio grande obiettivo ma bisogna indovinare anche i tempi giusti».
Conoscete Luis Enrique? D’Alessandro: «Io sì, qualche anno fa lo facevo giocare titolare alla Play Station 1, ma lo mettevo a destra, così poteva azionare il suo sinistro in zona tiro. Mi ha fatto vincere molte partite». Crescenzi: «Lo ricordo forte giocatore di fascia, con un bel sinistro».
Magari riuscirà a darvi un’occhiata, visto che il torneo di Tolone è frequentatissimo, sia a livello personale che televisivo dagli addetti ai lavori di tutto il mondo. D’Alessandro: «E’ importante che ci dia un’occhiata la Roma, per dare ungiudizio sulla nostra crescita, per capire se possiamo essere subito da Roma o se c’è ancora da pedalare». Crescenzi: «Non so se Luis Enrique (ma siete sicuri che sarà lui il prossimo tecnico della Roma?) avrà tempo e voglia di vederci all’opera. Questo non significa che non mi impegnerò al massimo. Voglio chiudere bene una stagione positiva e se qualcuno a Roma avrà voglia di vedermi, tanto meglio».
Tra l’altro alla Roma i ruoli di esterni sono abbastanza scoperti e voi siete due giocatori adattabili. D’Alessandro esterno alto, piede destro, velocità e cross. Crescenzi esterno basso con propensione alla spinta. Destro, ma è buono anche il sinistro. Nel Crotone ha giocato a destra, nell’Under 21 Ferrara lo schiera a sinistra. D’Alessandro: «Io gioco a destra, ma mi trovo bene anche dall’altra parte dove posso dribblare a rientrare e tirare col destro. Ma devo migliorare molto, soprattutto nel trovare la via del gol. Spesso penso troppo ad aiutare i compagni di reparto invece di provare il tiro ». Crescenzi: «Gioco a destra o a sinistra, ma preferisco la fascia destra. Nella Roma per ora ci sono Cassetti e Riise, due di grande esperienza. Io devo migliorare sul cross in corsa e su come inquadrare la porta avversaria. Qualche gol mi aiuterebbe a decollare ».
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