(Corriere dello Sport - A.Ramazzotti) - Casemiro, come ha iniziato a giocare a calcio? «E’ successo da piccolo, ma è stata una cosa molto naturale perché in Brasile tutti i bambini giocano. In strada, in spiaggia, ovunque... E’ stata mia madre a invogliarmi »
rassegna stampa roma
“Inter e Roma mi cercano? Io sono pronto”
(Corriere dello Sport – A.Ramazzotti) – Casemiro, come ha iniziato a giocare a calcio? «E’ successo da piccolo, ma è stata una cosa molto naturale perché in Brasile tutti i bambini giocano. In strada, in spiaggia,...
Adesso è un giocatore professionista ricercato da grandi club. Chi vuole ringraziare?
«Mia madre, che mi dà sempre la forza di andare avanti e mi ha cresciuto, ma anche il mio allenatore al San Paolo, Ricardo Gomez, e tutti quelli che mi sono stati vicini».
Quali sono le sue caratteristiche tecniche?
«Sono un “volante”, un centrocampista a cui piace anche attaccare. Non ho paura di avere la palla tra i piedi e se posso segnare sono felice, anche se il mio compito è soprattutto quello di aiutare la squadra ».
I migliori giocatori al mondo chi sono?
«Messi è il numero uno, ma anche Cristiano Ronaldo mi impressiona sempre. Che tecnica e che potenza...».
E tra i centrocampisti?
«Ce ne sono tanti bravi. Il migliore in assoluto però per me è stato Zidane».
Guarda la serie A in tv?
«Mi piace il campionato italiano e in tv lo guardo sempre. Non seguo le partite di una squadra in particolare, ma vedo tutte quelle che trasmettono. Anche, per esempio, le gare del Real Madrid e del Barcellona».
In Italia giocano tanti brasiliani. Qual è il suo preferito?
«Senza dubbio Julio Cesar, ma mi piacciono tanto anche Pato e Thiago Silva. E poi fino a qualche mese fa c’era pure Mancini, un altro davvero bravo. In generale, però, i brasiliani che sono in A sono tutti campioni perché il livello del vostro calcio è elevato».
Parla con qualcuno di loro?
«Solo con Coutinho che è mio amico e compagno nella Selecao Under 20».
Cosa pensa di lui?
«E’ un giocatore eccellente».
Coutinho le racconta mai qualcosa dell’Inter?
«Non parliamo dell’Inter in particolare. Ci scambiamo delle curiosità un po’ su tutto, anche sul calcio italiano e sull’Inter ».
Lei si sente pronto per il grande salto nel calcio italiano?
«Sì, sono preparato per il vostro campionato, ma anche per quello spagnolo, portoghese e inglese... Il livello in Europa è alto, ma faccio tutto per essere pronto».
L’Inter e la Roma la vogliono. Lei cosa risponde?
«So che alcune squadre, anche italiane, mi hanno cercato. Giocare in Italia sarebbe bello, ma io sono felice al San Paolo e di certi argomenti dovete parlare con il mio procuratore. Io lavoro in campo perché credo che questo sia l’unico modo per togliermi delle soddisfazioni. Se faccio bene con il San Paolo e la nazionale, una conseguenza sarà il trasferimento in un grande club europeo».
Il San Paolo per il suo cartellino chiede 30 milioni. Troppi? (Sorride)
«Ripeto: di certe cose si occupa il mio agente. Attualmente sono impegnato in campionato con il San Paolo e tra poco anche nel Mondiale Under 20 con il Brasile. Si tratta di due competizioni importanti e distrarmi con altri argomenti non è utile. Se gioco bene, sono felice. Ecco perché preferisco concentrarmi sul campo».
Qualche giorno fa però ha detto che in Europa la prima scelta è l’Inter?
«E ora dico che il mio procuratore lavora a questa vicenda. Io mi limito a giocare ».
Sa che il suo agente, Julio Fressato, è in Italia? (Ride di nuovo)
«Non lo so, non lo so. Aspetto che mi dica qualcosa perché ho fiducia in lui».
Cosa sogna per la sua carriera?
«Il mio obiettivo è quello di arrivare al massimo e di vincere. Se succederà in Italia, in Inghilterra o in Spagna non lo so».
Secondo lei come caratteristiche in quale di questi campionati si troverebbe meglio?
«Bisogna vedere, bisogna vedere... Sono tornei diversi tra loro e non è semplice dirlo vedendoli da lontano: dal punto di vista fisico quello inglese è il più difficile, quello italiano è molto tattico, quello spagnolo è più tecnico, simile a quello brasiliano perché da noi si gioca di più la palla. A me comunque non interessa dove andrò: sono felice in Brasile e in futuro l’importante per me sarà essere felice come qui».
In cosa deve migliorare?
«In tante cose perché sono giovane. Per questo devo continuare a lavorare bene sul campo, giorno dopo giorno. Credo che allenandosi con regolarità e costanza, i progressi arrivano e si può puntare ad arrivare in alto».
Come giudica la passata stagione con il San Paolo?
«Lo scorso anno, a livello di risultati, non è stato positivo, ma già adesso le cose stanno andando meglio e siamo contenti. Sono felice con i miei compagni: Rivaldo e Rogerio Ceni mi aiutano molto con la loro grande esperienza. La loro considerazione e i loro consigli mi gratificano».
Cosa fa Casemiro fuori dal campo?
«Sto con la mia famiglia: mio fratello, mia sorella e soprattutto con mia madre. Vado spesso a casa sua e stiamo insieme. Sono un ragazzo tranquillo».
A quando la prima chiamata nella Selecao dei “grandi”?
«L’obiettivo della mia vita è arrivare in nazionale e spero che una convocazione di Menezes arrivi presto».
Se le diciamo “Mondiali del 2014 in Brasile” cosa risponde?
«Che vorrei esserci e vincerli con la maglia della Selecao. Adesso però penso all’Under 20: c’è un altro Mondiale da vincere e sognare troppo è inutile. Un passo alla volta vedremo dove arriverò».
© RIPRODUZIONE RISERVATA