rassegna stampa roma

“Guiderò una grande Roma”

(Corriere dello Sport – P.Torri) Altro che caviale e champagne, me­glio la pizza con la mortadella (sottoscrivia­mo). Offerta da Francesco Totti nel giorno del suo trentacinquesimo compleanno e fat­ta recapitare anche nel salone dove,...

Redazione

(Corriere dello Sport - P.Torri) Altro che caviale e champagne, me­glio la pizza con la mortadella (sottoscrivia­mo). Offerta da Francesco Totti nel giorno del suo trentacinquesimo compleanno e fat­ta recapitare anche nel salone dove, ieri mat­tina, si è svolto il Consiglio d’amministrazio­ne della Roma che ha eletto mister Tom DiBenedetto pre­sidente della società giallo­rossa.

Pare che la pizza con la mortadella sia stata gradita da tutti, a cominciare dal nuo­vo numero uno romanista, de­scritto emozionato, orgoglio­so e felice. Come confermato dalle sue prime parole da pre­sidente: «E’ un vero onore per me essere nominato presiden­te della Roma, una società e una squadra con una storia tanto lunga e gloriosa. Noi continueremo a lavorare in­tensamente per fare della Ro­ma una squadra di cui i suoi appassionati tifosi possano orgogliosi ». Evviva. PRESIDENTE -Il primo ad arrivare a Trigoria è stato Joe Tacopina, in anticipo rispetto all’ap­puntamento fissato a mezzogiorno, spazio di tempo che l’avvocato americano ha sfruttato per seguire da vicino la parte finale dell’alle­namento. Poi, in rapida successione, sono ar­rivati tutti gli altri membri del Cda, compre­so il commercialista storico di Franco Sensi, Silvio Rotunno. Cioè l’uomo destinato, come è avvenuto, a dare le dimissioni per consen­tire l’ingresso e l’elezione di mister Tom. Gli altri membri rimarranno in carica fino al ventissette ottobre quando l’Assemblea dei soci ufficializzerà anche tutti i componenti del nuovo Cda. Potrebbero essere aumentati da tredici a quindici. Conseguenza anche del­la volontà di Unicredit, anzi soprattutto del dottor Fiorentino, di confermare Pippo Mar­ra. C’è da aggiungere che, nel precedente Cda, il dottor Marra aveva declamato una let­tera (del resto è una sua radicata abitudine)in cui aveva presentato le sue dimissioni (e sottolineato come gli americani non avessero risposto a una sua precedente missiva), stop­pate però dal dottor Fiorentino nonostante al­tri esponenti di Unicredit non fossero d’ac­cordo. Come non lo sono gli americani che, in ogni caso, hanno preferito non esasperare la situazione. In quota Usa, entreranno nel Cda il dottor Fenucci, l’avvocato Mauro Baldissoni, i tre soci Pallotta, Rouane e D’Amore, Joe Tacopina più un manager di fiducia di mister Tom. In quota Unicredit, Marra, ap­punto, il dottor Fiorentino, il dottor Mingrone, il dottor Venturini, l’avvocato Cappel­li, fino a ieri presidente, e, se i membri saliranno a quindi­ci, il dottor Muto. BILANCIO -Nel corso del Cda, durato circa un’ora e mezza, è stato approvato anche il bilan­cio al trenta giugno, bilancio che fa registrare un passivo di 30,6 milioni di euro, cifra leg­germente inferiore a quello che si temeva, ma che è comunque un campanello d’allarme che bisognerà zittire, soprattutto ora che sia­mo alla vigilia dell’operatività del fair play finanziario che prevede un massimo di menoquarantacinque in tre anni.CARD -Si è parlato anche del carnet di bigliet­ti che la Roma voleva mettere in vendita per i suoi tifosi, iniziativa stoppata dall’Osserva­torio. La società giallorossa ha dato mandato ai suoi dirigenti di approfondire e continua­re a fare tutto il possibile perché, prima o do­po, l’iniziativa abbia il semaforo verde dalle autorità competenti. Sottolineando pure, in un comunicato, che«nell’ipotesi in cui, nono­stante i successivi chiarimenti, l’iniziativa non venisse recepita, l’As Roma si vedrebbe costretta a riconsiderare drasticamente la strategia di fidelizzazione alla base del pro­gramma “ Tessera del tifoso”». Insomma, non finisce qui.