(Corriere dello Sport - G.D'Ubaldo) La prima conferenza stampa del dopo partita di Luis Enrique è piena di indicazioni importanti.
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“De Rossi me encanta”
(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) La prima conferenza stampa del dopo partita di Luis Enrique è piena di indicazioni importanti.
Quasi ogni frase è un titolo, la nuova Roma si capisce di più dalle sue parole che dai dieci gol ai dilettanti della Val Pusteria. Lucho fino a dove può si esprime in italiano (è già a buon punto), poi si fa aiutare dall’interprete. «De Rossi è un giocatore chiave, ci metterei la firma per avere un Borriello così, Cicinho mi è sempre piaciuto, Taddei può fare benissimo il terzino» , il condensato delle sue dichiarazioni.
DETERMINAZIONE -Luis Enrique è apparso determinato sin dal primo giorno. Ieri mattina ha spiegato sul campo gli schemi ai giocatori con l’iPad. Si comincia a vedere la sua mano:«Le indicazioni sono ancora poche, stiamo lavorando solo da cinque giorni. I giocatori sono di un ottimo livello, queste partite servono per applicare gli schemi che proviamo in allenamento e migliorare sotto l’aspetto fisico». Vucinic è stato impiegato nel secondo tempo. La situazione dell’attaccante, che aveva chiesto di andarsene, è irrisolta. Luis Enrique risponde in generale:«Il rapporto con i giocatori è ottimo. Più che parlare dei singoli vorrei sottolineare l’atteggiamento ottimo che ho trovato. Sono tutti disponibili, Bertolacci, Caprari, Crescenzi, complimenti all’allenatore della Primavera De Rossi».
TOTTI -Totti ha cambiato spesso posizione in campo:«Nel mio sistema di gioco le posizioni dipendono dai giocatori della rosa che avrò a disposizione. Le posizioni in campo sono intercambiabili, non rigide. Anche De Rossi ha fatto il centrocampista centrale. il difensore, l’intermedio». Rosi ha sbagliato un rigore calciando male. Ma i rigoristi li sceglierà lo spagnolo:«Ho parlato con Rosi, si è scusato. Non mi ha dato fastidio, ma l’avversario deve essere rispettato sempre. Deciderò io i rigoristi, li proveremo, so che Totti è un ottimo rigorista». Borriello ha messo a segno tre gol giocando da attaccante esterno:«Ci metterei la firma subito per avere un attaccante così. Ha giocato in attacco, ha fatto ungol fantastico. E’ una punta molto mobile, potente, con la capacità di vedere la porta. Non sono esperimenti. Firmerei subito per avere questo rendimento».
TERZINI -I terzini spingeranno così anche nelle partite che contano. E’ una prerogativa del calcio di Luis:«I terzini devono difendere e attaccare, sono molto importanti, sono giocatori che devono correre molto, abbinando la corsa all’aspetto tecnico. Ci sono molti giocatori che possono interpetare questo ruolo ». Però Taddei e Cicinho gli sono piaciuti:«Taddei può giocare come terzino o interno, è il classico giocatore versatile che piace a noi allenatori. Cicinho fa parte della rosa, a me è sempre piaciuto come caratteristiche.Se poi riuscirà a rilanciarsi dipenderà da lui». I tifosi gli hanno dedicato uno striscione:«Trabajo e sudor». Luis Enrique sorride: «Questa è la frase che più volte mi hanno detto i tifosi: “ falli correre”. Ma bisogna anche giocare bene al calcio, questo è il mio obiettivo ». In questi primi giorni i giocatori sembrano disposti a seguirlo:«Il nostro obiettivo massimo è riuscire a portare i tifosi dalla nostra parte. Spero che sia così e spero di avere conquistato tutti i giocatori e guadagnato la loro fiducia. Questo è un lavoro di gruppo, remiamo tutti dalla stessa parte. Sono rimasto molto colpito dai tifosi, poche volte mi è capitato di vedere questo attaccamento. Sappiamo che sono tifosi esigenti, se saranno orgogliosi di noi vuol dire che stiamo facendo un buon lavoro».
DE ROSSI -Poi il passaggio forse più importante quello su De Rossi:«E’ un giocatore-chiave, è un grande campione non solo della Roma ma del calcio mondiale. Lo conoscevo e lo apprezzavo da calciatore, lo sto conoscendo anche a livello umano. E’ incredibile la sua ambizione, è interessato sempre, è un campione del mondo che si comporta come un giovane della Primavera. Spero che venga coinvolto da questo progetto, è sempre pronto ad aiutare i compagni. Me encanta». L’ultima frase non ha bisogno di traduzione. La sua Roma oggi è come un bambino. Lo disse anche DiBenedetto:«Stiamo cominciando i primi passi come un bambino che prende ancora il biberon...». Aspetta Bojan, ma non vuole pronunciarsi sul mercato: «Preferisco che sia Sabatini a parlarne. Io lavoro con i giocatori che sono qui, per me quelli che ho sono i migliori, vediamo quelli che arriveranno». Bojan o non Bojan, la sua sarà una Roma di giovani:«Non mi interessa l’eta di un giocatore quando stiamo lavorando, quello che conta è il rendimento. Quelli che ho a disposizione qui mi piacciono alcuni sono più pronti di altri, ma la linea verde è quella sulla quale insisteremo». L’ultimo pensiero è per Menez, un altro che vorrebbe andare via:«Mi piacciono le sue qualità, è uno che può fare la differenza. Lavoro con lui come con De Rossi o Taddei, o tutti gli altri. Non posso che parlarne bene come disponibilità e atteggiamento».
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