(Corriere dello Sport - R. Maida) - La sentenza contro il reo confesso che aveva chiesto scusa ha suscitato un istinto di solidarietà verso il condannato.
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“Daniel resta uno di noi” e fa coppia con… Lamela
(Corriere dello Sport – R. Maida) – La sentenza contro il reo confesso che aveva chiesto scusa ha suscitato un istinto di solidarietà verso il condannato.
E così i giocatori della Roma hanno ottenuto una piccola vittoria nella dialettica politica con Luis Enrique e la società: Daniel Osvaldo è fuori squadra, non giocherà a Firenze ma almeno potrà allenarsi per tutta la settimana con i compagni. Niente gogna: «Siamo un gruppo, vogliamo rimanere uniti. Daniel è uno di noi». Questo, durante la riunione di ieri mattina, è emerso negli spogliatoi di Trigoria, a testimonianza del fatto che Osvaldo è un ragazzo che piace alla maggioranza dei compagni.
IN ARCHIVIO - Il battibecco con Lamela, con tanto di botte, finisce dunque qui, anche se è impossibile valutarne le conseguenze psicologiche sulla squadra. Di sicuro la Roma perde per una partita fondamentale il suo attaccante più efficiente: Osvaldo è il capocannoniere della squadra.
RICUCIRE - Però non si poteva più tornare indietro, vista l’eco internazionale che aveva fatto rimbombare l’episodio. I giornali spagnoli e argentini hanno riferito con dovizia di particolari della lite Osvaldo-Lamela e della conseguente sospensione decisa «dalla Roma e da Luis Enrique» . In ogni caso, nessuno intende demonizzare il colpevole. Non i tifosi, che ieri hanno imbrattato un muretto di Trigoria con la scritta «Osvaldo non si tocca». Non la società, che sul piano etico lo ha già perdonato.
LA DIFESA - Intanto il procuratore, Dario Decoud, in un intervento a Radio Radio ha chiesto la clemenza della corte, alias l’ambiente calcio: «Le liti da spogliatoio succedono in tutte le squadre. Daniel non ha fatto una bella cosa ma è venuto fuori un casino per una discussione tra un calciatore giovane e un altro più esperto. E’ stata una discussione tra due persone».«Di sicuro Osvaldo non prenderà bene l’esclusione, perché è un calciatore e pensa a fare il suo lavoro per il bene della Roma. Era molto felice prima della trasferta di Udine, ora invece questa situazione gli ha fatto male. Però queste storie normalmente rimangono negli spogliatoi. La Roma ha il diritto di fare quello che crede per gestire i propri tesserati, ma ora mi aspetto che difenda Daniel: non vorrei che fosse massacrato».
SOLDI - No, probabilmente non sarà massacrato. Ma multato sì: di 50.000 euro, tanto anche per un calciatore milionario. A Milano, in Lega, Claudio Fenucci ha parlato anche di questo argomento, che è abbastanza caldo perché “bloccato”. La Fiorentina non ha potuto multare due suoi calciatori per indisciplina (Vargas e Kharja) per l’assenza del collegio arbitrale che avrebbe dovuto accogliere la richiesta della società. La Lega ieri ha approvato il nuovo regolamento, che comprende anche il collegio arbitrale, ma l’episodio che coinvolge Osvaldo è capitato in un momento di vuoto legislativo. E allora la Roma probabilmente si rivolgerà al tribunale del lavoro per punire il suo giocatore.
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