(Il Romanista - C.Zucchelli) - Il primo discorso di Montella alla squadra e l’ultimo di Ranieri coi dirigenti della Roma. La gioia di Andreazzoli nel tornare a Trigoria, la tristezza di Pellizzaro e Damiano nel lasciarla.
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“Ascolterò tutti ma sceglierò io”
(Il Romanista – C.Zucchelli) – Il primo discorso di Montella alla squadra e l’ultimo di Ranieri coi dirigenti della Roma. La gioia di Andreazzoli nel tornare a Trigoria, la tristezza di Pellizzaro e Damiano nel lasciarla.
E poi, ancora: i calciatori che vanno a cena insieme dopo la disfatta di Genova, la faccia stravolta di Montali, il lavoro di Bruno Conti impegnato anche a scegliere il successore di Montella sulla panchina dei Giovanissimi Nazionali, i tifosi che stazionano fuori Trigoria in attesa dei giocatori, l’ipotesi Alberto De Rossi. È stata una giornata convulsa quella di ieri a Trigoria. Una giornata iniziata prestissimo e conclusa nel tardo pomeriggio quando il nuovo allenatore della Roma ha lasciato il Fulvio Bernardini in attesa di ritornarci stamattina per dirigere il primo allenamento. Come detto, subito dopo aver firmato il contratto, Vincenzo Montella ha incontrato la squadra. Contattato già la scorsa settimana dai dirigenti giallorossi in caso le cose con Ranieri fossero precipitate, ha dato la sua disponibilità immediata. «Questa cosa mi sconvolgerà la vita» ha confidato a chi lo conosce bene «ma sono pronto a vivere un’avventura del genere». Alla squadra ha ribadito le stesse cose, aggiungendo però alcuni dettagli su come intende condurre la Roma: «Per prima cosa - ha detto - vi dico che sono molto emozionato ed onorato. Però voglio specificare che non mi farò condizionare dall’amicizia che mi lega a voi da molto tempo. Lavoriamo insieme: io ascolterò tutti, ma poi le decisioni spetteranno a me». La squadra ha annuito, i giocatori sanno perfettamente che da adesso sono per loro finiti tutti gli alibi. Anche perché sia Montella sia i dirigenti, a più riprese, hanno chiesto e richiesto professionalità e attaccamento alla maglia. Un attaccamento che, almeno a vedere i giocatori tutti insieme a cena domenica sera, passa per forza dall’unione del gruppo.
Da Checco dello Scapicollo, poco distante da Trigoria, c’erano Totti, De Rossi (che ha offerto a tutti), Menez, Loria, Borriello, Pizarro, Cassetti e persino Okaka, che nel pomeriggio col suo Bari aveva giocato all’Olimpico contro la Lazio. Non erano al settimo cielo, come ammesso da Borriello, «siamo tutti dispiaciuti», ma erano anche pronti a ricominciare. «Tutti insieme», come chiesto da Montella. Sempre domenica sera al ristorante è andato Gian Paolo Montali, che però ha cenato in un altro tavolo rispetto a quello dei giocatori. Contattato da alcuni giornalisti ha detto solo «di essere in silenzio stampa» ma pare fosse piuttosto stanco, visto che questi sono giorni senza un attimo di respiro. Montali, così come Pradè e Conti, ieri mattina ha salutato Ranieri e il suo staff. Non è stato un momento facilissimo, visto che alcuni collaboratori dell’allenatore erano piuttosto commossi al momento dei saluti. In particolare Pellizzaro e Damiano, che ha avuto grandi parole di affetto soprattutto per Jeremy Menez, da cui coccolato particolarmente in questo anno e mezzo. Per uno staff che va via (anche se rimane a libro paga della Roma, l’unico dimissionario è Ranieri) un altro che si è andato formando nelle ultime ore.
Aurelio Andreazzoli, che affiancherà Montella essendo in possesso del patentino di prima categoria, è stato allertato nei giorni scorsi. Ha lasciato la Toscana, dove vive, e si è messo subito a disposizone. A lui, così come a tutti gli altri, non sono state fatte promesse per il futuro: prima si porta a casa la stagione, poi si prenderà qualsiasi tipo di decisione. Con Andreazzoli (amatissimo dal gruppo), torneranno ad occuparsi a pieno della prima squadra anche Bertelli e Franceschi, altri due reduci dello staff di Spalletti. Ad occuparsi dei portieri sarà ancora Nanni che già in questi ultimi mesi aveva affiancato Pellizzaro. Capitolo settore giovanile: con l’ipotesi Alberto De Rossi in prima squadra venuta meno, non cambia nulla sulle panchine di Primavera e Allievi. Al posto di Montella sulla panchina dei Giovanissimi Nazionali va Massimiliano Catini, già vice di Andrea Stramaccioni. A decidere è stato Bruno Conti impegnatissimo in queste ore tra ragazzi e prima squadra. La speranza è che, anche per lui, possa arrivare un po’ di pace.
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