(Corriere dello Sport - A.Santoni) Dieci anni di Roma, incredibili, dallo scudetto da protagonista a un ginocchio esploso, fino a un finale di esperienza giallorossa tenacemente voluto, a 1500 euro di minimo sindacale.
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“Alla nuova Roma servirà tempo”
(Corriere dello Sport – A.Santoni) Dieci anni di Roma, incredibili, dallo scudetto da protagonista a un ginocchio esploso, fino a un finale di esperienza giallorossa tenacemente voluto, a 1500 euro di minimo sindacale.
Damiano Tommasi ora è il presidente dell'Aic ma il calcio lo guarda anche con il cuore, oltre che con la testa. Chiedergli un giudizio su quello che sta accadendo nella Capitale, sponda romanista, lo accende subito. E in questo caso il lungo 'derby' con Lotito sul fronte dell'accordo collettivo non c'entra. Il progetto 'Barcellona sul Tevere' stenta a decollare? Questa l'analisi di Damiano: « Non c'è dubbio che la questione è complicata, che non basta portare Luis Enrique per essere certi dei risultati. Ma la chiave in questo momento è la società. Deve riuscire ad ottenere tempo da una piazza che storicamente di tempo ne ha sempre concesso pochissimo. A Roma è partita un'avventura completamente nuova, dal presidente, a Baldini, al diesse, all'allenatore. E a molti giocatori. I tifosi però sono esigenti. Se arriva un calciatore magari non conosciutissimo e gli capita di sbagliare una partita, ecco, quello già parte zoppo. Bisogna che uno trovi gente alla Perrotta, per dire, capace immediatamente di farsi valere. Però complessivamente io avrei fiducia e concederei fiducia » .
L'EUROPA SERVE - Tommasi poi aggiunge una considerazione a proposito dell'uscita della Roma dall'Europa League: « Io non penso proprio che questa cosa sia un bene per la squadra, come qualcuno ha detto. Credo che giocare una coppa sia utilissimo a un gruppo, oltre al fatto che il calcio italiano ha bisogno di avere squadre capaci di fare bene a livello europeo. Giocare solo in campionato potrà anche far risparmiare energie, ma questo accade quando le cose vanno bene. Altrimenti sono guai. Sbagli la domenica, e per una settimana sei prigioniero delle polemiche per quel passo falso, se hai solo quella ribalta. L'Europa invece ti consente di poter subito girar pagina e cercare immediato riscatto».
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