(Il Tempo - M.De Santis) - Passa il tempo, ma per tutti Roberto Pruzzo resta sempre il Bomber. E ci mancherebbe altro, visto il curriculum in 10 anni di Roma iniziati nel 1978.
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Pruzzo: “Roma in crisi, prevedo il pari”
(Il Tempo – M.De Santis) – Passa il tempo, ma per tutti Roberto Pruzzo resta sempre il Bomber. E ci mancherebbe altro, visto il curriculum in 10 anni di Roma iniziati nel 1978.
Duecentoquaranta presenze e 106 gol, secondo miglior realizzatore nella storia giallorossa alle spalle di Totti. Sette di quelle 240 partite sono stati derby così come tre di quelle 106 reti sono stati i dispiaceri regalati alla Lazio. Il primo in quel tristissimo 28 ottobre 1979 (1-1) passato alla storia per l'uccisione di Vincenzo Paparelli, il secondo il 2 marzo 1980 (2-1 per la Roma) e il terzo il 23 ottobre 1983 nel cosiddetto derby del «Ti Amo» (2-0 per la Roma).
Pruzzo, arriva il derby...
«Capita in un momento particolare. Difficile trovare una favorita: la Lazio ci arriva meglio, la Roma ha l'occasione per raddrizzare la stagione. Direi 50 e 50.».
La Roma non sta attraversando un bel momento.
«L'eliminazione dalla Champions è stata una batosta. I sei gol dello Shakhtar tra andata e ritorno sono tanti. La Roma, adesso, ha l'obiettivo del 4° posto e non deve farselo sfuggire».
Il passaggio da Ranieri a Montella ha cambiato qualcosa?
«Direi di no, anche se ora i giocatori sembrano più disponibili».
Chi può essere l'uomo derby per la Roma?
«Doni, se para»
. E per la Lazio?
«Visti i precedenti, ho la sensazione che la Lazio soffra un po' la Roma. Hernanes, comunque, può essere decisivo».
Almeno una tra Roma e Lazio arriverà in Champions?
«Sì. La Lazio parte con un piccolo vantaggio, ma il discorso è apertissimo. Ci sono due posti in palio e quattro squadre in lizza: anche il Napoli non è ancora al sicuro».
Cos'era il derby per Roberto Pruzzo calciatore?
«La partita dell'anno. Anche se finiva il più delle volte con un pari e il livello del gioco era basso».
E com'erano i giorni prima di una sfida con la Lazio?
«Per me che venivo dal derby di Genova erano giornate normali. I miei compagni di Roma, invece, sentivano enormemente l'avvicinarsi della stracittadina».
Il ricordo più bello del derby?
«Tutte le vittorie».
E quello più brutto?
«La tragedia di Paparelli. Segnai anche il gol del pareggio ma fu una giornata tristissima».
Domenica come finirà?
«Prevedo un pareggio. L'unico risultato che scontenta tutti ma non "ammazza" nessuno. Come succedeva spesso ai miei tempi».
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