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Primavera:La Roma cede solo in 10 alla Fiorentina. Grazie lo stesso

(Il Romanista – V.Meta) Supecoppa amara per la Roma, sconfitta in rimonta da una Fiorentina a sua volta rimontata, al termine di una partita densa di emozioni, gol e colpi proibiti (un espulso per parte), decisa a tempo scaduto da una rete...

Redazione

(Il Romanista - V.Meta) Supecoppa amara per la Roma, sconfitta in rimonta da una Fiorentina a sua volta rimontata, al termine di una partita densa di emozioni, gol e colpi proibiti (un espulso per parte), decisa a tempo scaduto da una rete di Acosty, in cui ai giallorossi non è bastata l’esperienza di Viviani e Caprari.

Non c’è – non poteva esserci, visto il clima ancora del tutto estivo – il pubblico della finale di Coppa Italia, ma i fedelissimi della Tevere si fanno sentire. Formazione annunciata per De Rossi, che manda in campo i suoi con il 4-1-4-1: davanti a Pigliacelli c’è Nego (alla prima in maglia giallorossa, il francese ha fatto le visite mediche solo ieri) sulla fascia sinistra a completare una linea difensiva con Sabelli a destra, Orchi e Barba al centro.

Viviani si prende fascia da capitano e posto in cabina di regia, dietro Caprari, Ciciretti, Verre e Piscitella. In avanti spazio a Tallo, al debutto ufficiale con la Roma, titolare nonostante una condizione fisica non ancora perfetta. Risponde la Fiorentina di Consumi (il tecnico Semplici, squalificato, è in tribuna) con il collaudato 4-2-3-1: in porta c’è il romano e romanista Lezzerini (classe ’95), davanti a lui vanno Bittante a destra, il nuovo arrivato Ashong (’94 nato in Ghana) a sinistra, i ’92 Camporese (nove presenze e un gol in serie A) e Rozzio centrali. In mediana gli esperti Salifu e Agyei, mentre sulla trequarti vanno il solito Acosty a destra, Matos dalla parte opposta e il brasiliano Campanharo nel ruolo che era di Carraro. Con il nove al centro dell’attacco c’è Babacar, che con la Primavera non gioca da due anni.

Da segnalare fra i viola anche il giocatore più giovane di tutti, il secondo portiere Lorenzo Bardini, classe ’96, numero uno dei Giovanissimi Nazionali viola campioni d’Italia.

Buona la partenza della Roma, che si fa vedere in avanti dopo nemmeno due minuti con Piscitella che riesce a sfondare sulla sinistra e scarica un destro sul secondo palo che Lezzerini vola a deviare in angolo. Immediata ma non troppo convinta la reazione della Fiorentina, la girata di Acosty è facile preda di Pigliacelli. Passano tre minuti e Viviani riceve palla sulla trequarti e lascia partire un destro terrificante che si schianta sulla traversa a portiere battuto. Che un gol sia nell’aria è chiaro, che siano i viola a segnarlo un po’ meno: taglio in verticale per Babacar, assist perfetto per Campanharo, che batte Pigliacelli sul primo palo con un sinistro al volo che gela un Olimpico già piuttosto tiepido.

La Roma accusa il colpo ma prova a riorganizzarsi, poco prima del 10’ Lezzerini chiude su Tallo, sulla ribattuta si avventa Caprari, sul cui destro è decisivo il salvataggio di Agyei. Al quarto d’ora Viviani va a battere un corner e mette in mezzo un cross dei suoi che trova Caprari dalla parte opposta, destro a giro e palla che esce di poco sul secondo palo. Non va meglio ad Agyei, che poco dopo riceve, si accentra e scarica un diagonale potente ma fuori dallo specchio. I giallorossi si salvano ancora un paio di minuti più tardi, quando Babacar riesce a entrare in area e calciare in porta, Pigliacelli è attento. A rimettere in piedi una partita che sembra avviata sul binario sbagliato ci pensa – come sei mesi fa – Federico Viviani: Acosty tocca in area Caprar, l’arbitro concede un rigore non proprio clamoroso e sul dischetto si presenta il capitano, destro a incrociare e Lezzerini che può soltanto intuire la traiettoria. Per Federico si tratta del secondo centro all’Olimpico, sempre sotto la curva Sud, dopo quello che valse il momentaneo 1-1 nella finale di ritorno di Coppa Italia.

La reazione viola è violenta come il colpo di testa di Babacar (cross perfetto di Bittante, fra i migliori) che centra in pieno il palo alla sinistra di Pigliacelli. Sul rovesciamento di fronte, bel taglio in profondità di Verre per Caprari, sinistro alto di poco. L’ultima emozione prima dell’intervallo è una punizione dal limite di Ciciretti, che gira di un soffio oltre il secondo palo. Si ricomincia da un destro di Babacar neutralizzato a terra da Pigliacelli, poco prima che lo stesso numero nove ci riprovi con il sinistro da posizione favorevole, palla fuori.

È sempre la Fiorentia a forzare i ritmi, al 9’ Matos serve bene Campanharo che va via a Nego e scarica un diagonale sul secondo palo che esce di pochissimo. Poi però salgono in cattedra i gioielli della Roma: minuto numero 12, Verre pesca sulla destra Caprari, controllo, due passi per entrare in area e seminare il panico e destro chirurgico sul primo palo a battere Lezzerini, il tutto sotto gli occhi di Sacchi, Ferrara e Peruzzi. Il vantaggio sembra mettere le ali alla Roma, che nei successivi cinque minuti sfiora il tris per due volte, prima con Verre (destro a giro, Lezzerini si salva in corner), poi ancora con Caprari che riceve sulla destra e lascia spazio alla sovrapposizione di Sabelli, destro sul secondo palo, ancora bravissimo Lezzerini a mettere in angolo. A metà tempo De Rossi sostituisce Tallo con Politano, che va a posizionarsi all’ala destra, con Caprari dirottato al centro dell’attacco. Roma ancora pericolosa al 27’, Piscitella riceve in area, ma scarica un destro fuori bersaglio. Una partita che i giallorossi sembrano avere in mano si complica improvvisamente alla mezz’ora, quando Barba si vede rifilare un rosso diretto per fallo da ultimo uomo su Acosty e De Rossi è costretto a togliere Ciciretti per Rosato.

La Fiorentina ne approfitta per riaprire una gara chiusa: Babacar riesce a liberarsi in area per due volte e a battere Pigliacelli con un destro sul secondo palo che per la Roma vista nella ripresa ha il sapore di una beffa. Al 40’ una buona occasione capita a Piscitella, su servizio di Politano, chiudono bene Camporese e Lezzerini. I supplementari sono a un passo, ma a chiudere i giochi e beffare ancora la Roma ci pensa Acosty a tempo ampiamente scaduto, colpo di testa imprendibile su cross preciso di Biondi, che batte Pigliacelli e lascia ai giallorossi soltanto l’amarezza.

ROMA-FIORENTINA 2-3

ROMA (4-1-4-1): Pigliacelli; Sabelli, Orchi, Barba, Nego; Viviani; Caprari, Ciciretti (32’st Rosato), Verre, Piscitella (54’st Leonardi); Tallo (24’st Politano). A disp. Proietti Gaffi, Ceccarelli, Cittadino, Pagliarini. All. De Rossi

FIORENTINA (4-2-3-1): Lezzerini; Bittante, Camporese, Rozzio (50’st Empereur), Ashong (22’st Biondi); Salifu, Agyei; Acosty, Campanharo, Matos; Babacar (47’st Jackson). A disp. Bardini, Barbero, Empereur, Fossati, Panatti. All. Consumi

ARBITRO: Fabbri di Ravenna MARCATORI:8’pt Campanharo, 33’pt rig. Viviani, 12’st Caprari, 35’st Babacar, 53’st Acosty NOTE:espulsi Barba al 30’st per fallo da ultimo uomo e Jackson al 55’st per gioco violento.