rassegna stampa roma

Portiere, Viviano resta in pole. E spunta Ruffier del Monaco

(Corriere dello Sport) E l’ultimo chiuda la porta. Solo che l’ultimo, parlando dei portieri della Roma, oggi come oggi si fa un po’ fatica a individuarlo. C’è un certo affollamento tra i pali romanisti tra chi c’è ed è destinato a...

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(Corriere dello Sport) E l’ultimo chiuda la porta. Solo che l’ultimo, parlando dei portieri della Roma, oggi come oggi si fa un po’ fatica a individuarlo. C’è un certo affollamento tra i pali romanisti tra chi c’è ed è destinato a fare le valigie e chi deve arrivare con una serie di papabili che giorno dopo giorni di­ventano sempre più nume­rosi.

VIVIANO - La Roma, sicuro, cerca un tito­lare. E cre­diamo di non sbagliarci, sostenendo che il prefe­rito nella li­sta di Walter Sabatini, è Emiliano Vi­viano, ventisei anni da com­pire il prossimo dicembre, ultima stagione con la ma­glia del Bologna, proprietà a metà tra lo stesso club emiliano e l’Inter. Già, l’In­ter.

Se non ci fosse di mezzo Massimo Moratti, infatti, l’obiettivo per la Roma non diciamo che sarebbe facile, ma comunque più che pos­sibile. Oltretutto lo stesso vice di Buffon in Nazionale, alla vigilia della partita con­tro l’Estonia di ieri sera, ha fatto chiaramente capire come sia assolutamente lu­singato dall’ipotesi di tra­sferirsi sotto la Curva Sud. In pratica il suo sì già c’è stato, come del resto quello del Bologna che ha fatto uf­ficialmente sapere che la metà del suo cartellino co­sta cara, probabilmente for­te del sostegno della Roma. E, in più, c’è il fatto che lo stesso Viviano ha detto chiaro e tondo di non voler andare a fare il vice Julio Cesar ad Appiano Gentile. La situazione potrebbe es­sere sbloccata con il trasfe­rimento del brasiliano alla Roma, come si è ipotizzato nei giorni scorsi, ma in tut­to questo non si può non te­ner presente come il pesan­te ingaggio del brasiliano, lo allontani, e pure parecchio, da un trasferimento a Tri­goria.

La Roma continuerà a vigilare sulla situazione, sa che a Viviano piace poco l’idea di un trasferimento al Genoa, se ci saranno le con­dizioni giuste, Sabatini pro­verà a portarlo a Roma. Nel valzer dei tanti portieri ac­costati alla società giallo­rossa, da ieri c’è da aggiun­gere un nome nuovo, quello di Stephane Ruffier, venti­cinque anni, titolare del Mo­naco appena retrocesso nel­la serie B francese. Costava sei milioni, ora si può pren­dere alla metà. E’ un nume­ro uno che piaceva molto a Daniele Pra­dè e non di­spiace nep­pure a Saba­tini. Tra i no­mi che circo­lano per la porta della Roma, c’è da registrare anche un sussurro a propo­sito di Antonio Mirante, ti­tolare nel Parma nel cam­pionato che si è appena con­cluso. DONI- Ieri il nuovo ds roma­nista ha avuto un breve in­contro con Ovidio Colucci, procuratore di Doni. I due si sono trovati perfettamen­te d’accordo sul fatto che, soprattutto per motivi am­bientali, il brasiliano debba andare via. La Roma sa pu­re che, visto l’ingaggio, do­vrà concedere il cartellino gratis o quasi, sperando che ci sia una società disposta ad accollarsi i due anni di contratto del giocatore a cinque lordi a stagione. Il primo anno è su moduli fe­derali, il secondo no, anche se la vecchia Roma aveva promesso a Doni che quella scrittura privata l’avrebbe trasformata in un documen­to federale. C’è il Galatasa­ray che ha chiesto il brasi­liano, il club turco gli ha of­ferto uno stipendio da un milione e mezzo a stagione, troppo poco per convincerlo a trasferirsi nel campionato turco. In Europa ci sono un paio di possibilità che lo in­trigano di più, una in Inghil­terra e un’altra in Spagna. Se si concretizzeranno, poi dovrà essere la Roma a non mettersi di traverso. p.t.