rassegna stampa roma

Porta blindata, Stekelenburg-Roma sì. UniCredit, intesa vicina

(Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) «Benvenuto all’inferno» , dice sorridendo Arrigo Sacchi — in visita pastorale al ritiro della Roma— ad un Luis Enrique nelle ormai comode vesti di padrone di casa. L’inferno è il nostro calcio...

Redazione

(Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) «Benvenuto all’inferno» , dice sorridendo Arrigo Sacchi — in visita pastorale al ritiro della Roma— ad un Luis Enrique nelle ormai comode vesti di padrone di casa. L’inferno è il nostro calcio malato, quello in cui l’allenatore spagnolo sta provando a portare una mentalità diversa

, che in questi giorni (oltre al responsabile delle giovanili azzurre) ha incuriosito anche allenatori come Cosmi, Lerda e Corini. «Luis avrà bisogno della pazienza e della forza della società» , ammonisce Sacchi. Argomento delicato perché — se l’anima operosa del club ieri ha concretizzato il colpo che si attendeva da settimane: l’acquisto di Marteen Stekelenburg dall’Ajax — quella trattativista ieri ha vissuto una giornata di decantazione.

Verso l’accordoCominciamo da qui. Ieri sono arrivati a Roma i manager Mark Pannes e Sean Barror, in rappresentanza della cordata Usa. La coppia si è chiusa subito in conclave con i propri legali italiani e l’a. d. Fenucci per trovare un punto d’intesa con l’(apparentemente) irremovibile UniCredit. Dopo un paio di giornate da tensioni vietate ai minori trovato l’accordo di una ricapitalizzazione doppia (circa 70 milioni) — sembra essersi restaurato un po’ di feeling, visto che i 13 milioni individuati come perdite di sviluppo in surplus potrebbero essere non più a carico di una sola parte, bensì suddivisi sulla base del rapporto di proprietà: 60-40%, cioè circa 8 milioni a DiBenedetto e 5 alla banca, senza contare la possibilità di una nuova intesa sull’eventuale limatura dei tassi d’interesse sui finanziamenti ottenuti dalla cordata e dallo stesso club. «Con razionalità e un pizzico di passione l’accordo si troverà» , filtra dall’incontro.Tra l’altro la cifra, su input di Barror, potrebbe essere reperita con accordi commerciali già sviluppati coi Boston Celtics e su cui si è discusso anche col marketing giallorosso. La prova del nove, comunque, si avrà nel summit di oggi col presidente Cappelli, che darebbe il via libera all’arrivo di DiBenedetto. O giovedì, se il closing verrà confermato al 29, o poco più avanti, se slittasse di qualche giorno.

Ecco Stekelenburg In ogni caso, venerdì sarà un giorno importante per la Roma, perché Stekelenburg arriverà a Trigoria per aggregarsi al gruppo alla ripresa degli allenamenti. L’accordo con l’Ajax è stato raggiunto sulla base di 6 milioni più 2 di bonus e l’olandese — dopo le visite mediche (il 12 marzo si è fratturato il pollice sinistro) — firmerà un quadriennale da circa 1,5 milioni più premi.

Vucinic &Petrovic Ma dopo aver incoronato Bojan come «nuovo Inzaghi, uno che magari fra due anni varrà davvero 40 milioni» , Sabatini si è dedicato anche ad altro. «Lucho Gonzalez del Marsiglia ci piace— dice a laroma24. it— ma è costoso ed extracomunitario. Prenderemo un centrocampista forte e polivalente» . L’identikit porterebbe a Petrovic (Partizan), anche lui però extracomunitario. Per liberare almeno un posto la Roma conta sulle cessioni di Barusso (che però vuole una buonuscita) e Simplicio (che piace all’Al Ahli). Infine continua il corteggiamento della Juve a Vucinic. La Roma, sperando poco che i bianconeri offrano Marchisio, attende proposte ufficiali. Magari anche dall’estero, dove Lucci potrebbe incontrare nelle prossime ore rappresentanti di Tottenham, Manchester United e Bayern di Monaco per scrivere i titoli di coda su una storia d’amore che sta finendo con malinconia.