La storia racconta che a volerlo a Trigoria, sia stato Bruno Conti, un monumento vivente che in giallorosso ha scritto pagine di storia prima da giocatore e poi da responsabile del vivaio. Matteo Politano giocava nella Polisportiva Selva Candida, aveva appena undici anni Matteo quando per la prima volta si presentò a Trigoria. Nelle giovanili della Roma vince lo scudetto Allievi con Stramaccioni e quello Primavera con Alberto De Rossi, ma sul più bello le strade tra lui e la Roma si dividono.
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Politano, il ritorno: gli scudetti baby e la provincia prima di San Siro
Matteo è stato campione d’Italia Allievi e Primavera a Trigoria, dove arrivò grazie a Bruno Conti. Ora per Spalletti è indispensabile
Va in prestito a Perugia (2012-13), poi fa un primo salto, al Pescara in Serie B, dove viene ceduto in comproprietà. Dopo due anni la Roma lo riscatta dal Pescara e gli rinnova il contratto: sembra l’inizio di una nuova vita e in fondo lo è, ma non nella Capitale. Politano fa un nuovo salto, in A, nel Sassuolo: prestito con diritto di riscatto che viene esercitato per una cifra oggi quasi irrisoria di 2,2 milioni. Il suo valore nel frattempo è lievitato. La chiamata più bella arriva a giugno durante il viaggio di nozze: "Andiamo all’Inter" gli dicono gli agenti. Già, proprio la squadra che ha rischiato di "eliminare" dalla corsa alla Champions con una prodezza a San Siro un mese prima. La strada, si legge su La Gazzetta dello Sport, è ancora lunga e ricca di tappe, come quella di stasera. La notte in cui chiudere definitivamente i conti con il passato. Col sorriso e senza rancore, magari con un gol decisivo per far aumentare i rimpianti della Roma.
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