(Il Romanista - R.Iacopini) - «Fino a due anni fa, l’Udinese aveva 108 giocatori nel libro paga. Per trovare i talenti è necessario fare un discorso del genere, prendendosi anche dei rischi per arrivare poi alla scoperta di nuovi campioni». Roberto Policano spiega ai microfoni di Radio Ies come funziona il “modello Udinese”, da anni punto di forza della società friulana.
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Policano: «La nuova Roma? Ci sarà da lavorare»
(Il Romanista – R.Iacopini) – «Fino a due anni fa, l’Udinese aveva 108 giocatori nel libro paga. Per trovare i talenti è necessario fare un discorso del genere, prendendosi anche dei rischi per arrivare poi alla scoperta di nuovi...
Un modello basato sulla scoperta di giovani campioni, da far crescere e valorizzare. Un modello basato su una fitta rete di osservatori, di cui fa parte anche l’ex giallorosso, entrato nel 2008 nello staff bianconero. Da anni ormai l’Udinese sforna in continuazione giocatori di grande talento, ultimo quell’Alexis Sanchez che sembra essere tra i principali obiettivi della nuova Roma americana. Quella Roma che, tuttavia, è ancora tutta (o quasi) da costruire. «L’allenatore che arriverà - continua Policano - avrà molto da lavorare, chiunque sarà. Sicuramente ci sarà da intervenire sul mercato per rinforzare la squadra e sostituire i giocatori in partenza». Come Philippe Mexes, che dovrà saltare il finale di stagione per il grave infortunio al ginocchio sinistro e che poi si accaserà al Milan. «Sicuramente non sarà facile rimpiazzarlo, i difensori centrali iniziano ad essere difficili da trovare. Un tempo l’Italia aveva una grande tradizione di difensori, ma adesso non è più così». Se sabato sera nella Roma mancherà il difensore francese, anche nell’Udinese ci sarà molto probabilmente una assenza pesante, quella proprio di Sanchez. «So che ha qualche problema - conferma Policano - ma spero di vederlo in campo sabato perché è una partita molto importante». Importante e delicata. Sia perché ci sono in palio tre punti pesantissimi per la corsa al quarto posto, sia perché entrambe le squadre vengono da brucianti sconfitte. «Domenica scorsa ho visto la partita di Lecce e sinceramente non ho riconosciuto la squadra. Dopo la sosta l’Udinese ha pagato il fatto di avere 14 giocatori impegnati nelle nazionali. Probabilmente ha anche peccato di presunzione. Domani sapremo con certezza se quello di domenica scorsa è stata o meno un episodio a sé». Così come sapremo, una volta per tutte, se la Roma può davvero ancora puntare alla zona Champions
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