(Corriere dello Sport - P.Torri) L’uomo arrivato da Lione ha la faccia di chi non può sorprendersi di nulla, gli occhi intelligenti, la camminata dell’uomo che non deve chiedere mai, un inglese che si fa capire anche da chi non ne ha troppa confidenza.
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Pjanic: “Roma senza limiti”
(Corriere dello Sport – P.Torri) L’uomo arrivato da Lione ha la faccia di chi non può sorprendersi di nulla, gli occhi intelligenti, la camminata dell’uomo che non deve chiedere mai, un inglese che si fa capire anche da chi non ne...
Miralem Pjanic, almeno nel secondo tempo di ieri sera, ha fatto vedere che, pure a ventuno anni si può avere un grande futuro alle spalle. E’ stato costretto a uscire solo perché aveva dato tutto e la conseguenza sono stati i crampi. FELICI -Bastava vedere le facce dei giallorossi al termine della partita per capire come questi tre punti siano stati un’autentica liberazione per un gruppo che ne aveva bisogno come di acqua un disperso nel deserto. Quella di Pjanic non era diversa dalle altre: «Sì, siamo felici e soddisfatti per questa vittoria che stavamo cercando dall’inizio del campionato. E’ ancora più importante dei tre punti in più in classifica, perché questo successo ci consente di ritrovare fiducia. E’ importante per tutti, per noi, il tecnico, il gruppo, soprattutto per i nostri tifosi che ci seguono con una passione straordinaria. Non siamo ancora al top, questo mi pare chiaro, siamo una squadra molto rinnovata, c’è bisogno di un po’ di tempo per capire e svolgere bene il calcio che vuole il nostro allenatore. Abbiamo margini di miglioramento importanti e la vittoria con il Parma ci consentirà anche di ritrovare un pizzico di serenità che negli ultimi tempi probabilmente mancava. Luis è un “good-coach”(coach, dice proprio così, ndi), è una persona molto divertente e che vuole un calcio altrettanto divertente, vincente e spettacolare. E’ davvero facile avere un buon rapporto con lui, sono convinto che tutta la squadra lo sta seguendo con grande abnegazione e motivazione. Così come sono certo che il nostrofuturo non potrà che essere migliore. Non chiedetemi dove può arrivare questa Roma, siamo solo all’inizio, l’unica cosa che posso dire con certezza è che scenderemo sempre in campo per vincere».POSIZIONE -Nei giorni scorsi si era molto parlato della posizione in campo in cui mettere il talento bosniaco (con passaporto lussemburghese). A Lione giocava spesso da trequartista dietro le punte, Lucho fin qui ce lo ha proposto da intermedio di centrocampo: «La premessa è che io gioco dove mi dice il mio allenatore. E’ vero che a Lione spesso occupavo una posizione più avanzata, a ridosso degli attaccanti e avevo il compito dell’ultimo passaggio, ma io sono felice anche di giocare a centrocampo, posso farlo, insomma non ci sono problemi. L’importante è il concetto di squadra. E questa Roma ha messo al primo posto il concetto di squadra. Il futurocisorriderà». CAPPELLI -Rischiava di passare alla storia come l’unico presidente della Roma senza neppure una vittoria. La squadra gliela ha regalata qui a Parma e il dottor Roberto Cappelli era felice come qualsiasi tifoso giallorosso. Domani il Cda di fatto eleggerà mister Tom al ruolo di numero uno, ma l’avvocato che gli ha tenuto il posto in questo periodo, si fa per dire, potrà passare la mano con una vittoria di quelle pesantissime: «Siamo tutti molto contenti. Ero seduto in tribuna al fianco di DiBenedetto negli ultimi dieci minuti mi ha letteralmente stritolato un ginocchio, alla fine però devo dire che l’ho visto rasserenato. E’ una vittoria importantissima questa, non ci sono dubbi. Mi fa piacere, per esempio, vedere Totti che si sente parte del progetto, è un grande campione. Noi abbiamo sempre avuto fiducia in questo progetto, a partire dalle qualità di Luis Enrique. Sono convinto che ora potremo solo migliorare». Pure noi.
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