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Pizarro: “Contava soltanto vincere. Con Luis Enrique si gioca a calcio”

(Corriere dello Sport – R.Maida) Ridacchia, con uno sguardo agrodolce, quando i giornalisti di Roma Channel gli ricordano che qualcuno aveva osato dubitare della sua adattabilità al gioco di Luis Enrique. David Pizarro, in realtà, non si...

Redazione

(Corriere dello Sport - R.Maida) Ridacchia, con uno sguardo agrodolce, quando i giornalisti di Roma Channel gli ricordano che qualcuno aveva osato dubitare della sua adattabilità al gioco di Luis Enrique. David Pizarro, in realtà, non si era mai sentito fuori dalla squadra.

«Io devo solo stare bene - chiarisce -  per il resto, come potrei non apprezzare la filosofia del nostro allenatore? Adesso la Roma gioca a calcio...». Tanto per mandare un messaggino a Ranieri, con cui lo scorso anno aveva litigato fino alla rottura dei rapporti.  «Ma questo fa parte del passato  - dice Pizarro -  ho sentito tante cose false sul mio conto, accuse che non meritavo, meglio non pensarci più. Fatemi essere contento di come vanno le cose ora. Ho costruito con Luis Enrique un rapporto leale, mi trovo benissimo con lui».

LA PARTITA -  Sulla vittoria con il Palermo, ammette:  «Abbiamo sofferto. Non è stato facile portare a casa il risultato, sia perché l’avversario era di valore sia perché c’era il ricordo del derby a darci fastidio. Ma in certi momenti conta soltanto vincere e ci siamo riusciti. Quindi siamo soddisfatti di quello che abbiamo raccolto. Da oggi ci prepariamo a una settimana di fuoco, in un campionato equilibratissimo». Nel modulo a tre registi scelto per questa domenica, ha cominciato da intermedio destro. Ha finito da trequartista quando la Roma aveva bisogno di gestire il ritmo del gioco: «Credo che con questo modulo riusciamo a esprimerci correttamente. Ci sono tante alternative per la manovra, tanti passaggi possibili. Poi le scelte le farà l’allenatore. Io sono soddisfatto, perché anche fisicamente ho superato i miei problemi. Ho lavorato tanto per raggiungere un buon livello di condizione» .

L’IDEA -  La Roma però cresce in autostima, per non parlare di una classifica che ha assunto una fisionomia incoraggiante: «Abbiamo cambiato molto, è ovvio che serva un po’ di pazienza per vedere i risultati che tutti ci aspettiamo». Come quasi tutti i suoi compagni è molto curioso di capire come andrà a finire la storia di questa squadra: «Luis Enrique ha portato gioventù, voglia e passione. Speriamo che con il passare dei mesi le sue idee diventino più efficaci» . Chiusura filosofica: «La nuova Roma mi piace. Anche quando perde, perde con un’idea...»