(Il Romanista - R.Fidenzi) «Sto bene, tutto ok. Sono pronto». David Pizarro, all’aeroporto di Fiumicino, ha tranquillizzato i cronisti prima di partire alla volta di Milano.
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Pizarro: «Sto bene. Sono pronto»
(Il Romanista – R.Fidenzi) «Sto bene, tutto ok. Sono pronto». David Pizarro, all’aeroporto di Fiumicino, ha tranquillizzato i cronisti prima di partire alla volta di Milano.
I giallorossi, attesi e caricati a dovere dai tifosi presenti al Leonardo da Vinci, hanno infatti lasciato la Capitale ieri pomeriggio alle 17.20. Non prima di aver svolto, però, l’ultimo allenamento nell’afosa Trigoria.
In mattinata Totti e compagni si sono ritrovati sui campi del Fulvio Bernardini. Unico assente Leandro Greco, mentre Juan e Pizarro hanno lavorato regolarmente. Luis Enrique ha dedicato la seduta a un lavoro tattico e di tecnica individuale. Dopo il consueto torello, sono stati provati alcuni schemi offensivi mirati ad allargare il gioco dalla trequarti alle corsie esterne: le punte, in area di rigore, hanno raccolto i cross dei compagni. L’allenamento è proseguito con esercizi di uno contro uno, movimenti senza palla, scambi veloci al limite dell’area e conclusioni da fuori da parte degli attaccanti. Il tutto, è bene rimarcarlo, si è svolto all’insegna di una serenità sorprendente. Heinze, apparso particolarmente scherzoso, sembra essersi integrato a pieno nel gruppo.
Ma è tutta la squadra, in questa nuova avventura, a palesare un morale alto con applausi e risate, a dispetto dell’inizio di stagione non proprio fortunato. I presupposti per uscire da Milano con un risultato positivo, insomma, sembrano esserci (complice anche un’Inter in preda al caos). Spirito di gruppo appurato, le incertezze rigurdano invece l’undici di partenza che stasera calcherà il manto erboso di San Siro. Capitolo assenti: non sono stati convocati Cicinho, Greco, Lamela, Juan, Okaka e Simplicio, mentre Josè Angel è squalificato.
Stekelenburg difenderà i pali, e qui dubbi non ce ne sono. L’olandese avrà un cliente scomodo: quel Forlan che nella semifinale del Mondiale in Sudafrica gli fece gol. Un gol che a dire il vero servì a poco, perché gli Orangesi imposero per 3-2. Ma questa è un’altra storia. Piuttosto, dalla parte di Stek stasera ci saranno di sicuro anche De Rossi Pjanic e capitan Totti. Per il resto è bagarre, ma andiamo con ordine.
In attacco sono in quattro a sgomitare per due posti: Bojan, Borini, Borriello e Osvaldo. A centrocampo, invece, Gago, Pizarro e Perrotta (quest’ultimo probabilmente favorito) lottano per una maglia. Ma ad esssere un vero è proprio rebus è il pacchetto arretrato. Cassetti a destra, Burdisso e Kjaer al centro e Heinze a sinistra appare la soluzione più percorribile.
C’è da dire, però, che Luis Enrique ha fatto capire a più riprese di considerare Cassetti un centrale e di non disdegnare l’impiego di Taddei nel ruolo di terzino. L’alternativa allora, da sinistra a destra, potrebbe essere questa: Rosi, Burdisso, Kjaer o Heinze e Taddei. Il brasiliano, però, potrebbe andare in difficolta, specie sulle palle inattive. Sono soltanto supposizioni. D’altronde Lucho lo ha ricordato anche ieri in conferenza stampa: «Io scelgo sempre l’undici che ritengo migliore». Tra i migliori De Rossi e Totti, i simboli, ci sono e ci saranno sempre. Per il resto, non resta che attendere l’ingresso in campo della Roma
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