(Il Romanista - G.Dell'Artri) -«Come mi sento? Male, non so se domani (oggi, ndr) ce la faccio». La partenza della Roma per Catania non promette un granché, almeno dal punto di vista dei giocatori in dubbio.
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Pizarro: «Mi sento male, non so se ce la faccio»
(Il Romanista – G.Dell’Artri) – «Come mi sento? Male, non so se domani (oggi, ndr) ce la faccio». La partenza della Roma per Catania non promette un granché, almeno dal punto di vista dei giocatori in dubbio.
A parlare in questo modo, a mettere in discussione la sua presenza al Massimino, è David Pizarro. Il cileno, alle prese con un problema all’adduttore della coscia destra, è il grande punto interrogativo della vigilia in casa giallorossa. Tanto che al momento della partenza da Fiumicino (il gruppo è volato verso la Sicilia alle 16 di ieri) è stato lui stesso a darsi poche chance di esserci dal primo minuto nella sfida che oggi sarà decisiva per la possibile qualificazione alla Champions League del prossimo anno. Si proverà fino all’ultimo a recuperarlo, ma se non ce la dovesse fare sarebbe davvero un bel guaio. La sua assenza lo è sempre, lo sarebbe ancora di più stavolta vista l’ecatombe che c’è in mezzo al campo per squalifiche e infortuni. Perché non ci sono De Rossi (che rivedrà il campo solo la prossima stagione) e Perrotta (che ha ricevuto uno sconto sulle tre giornate di stop e sarà a disposizione per l’ultima di campionato) entrambi appiedati dai rossi rimediati col Bari. E non c’è Brighi al quale invece ha fatto crac il perone contro il Milan.
Centrocampo tutto da inventare, dunque. Con Greco che troverà una maglia da titolare non solo per motivi di necessità, ma anche e soprattutto per merito della buona prestazione di San Siro in Coppa Italia. E insieme a lui? Vista l’emergenza è probabile che Montella decida di cambiare modulo: 4-3-3 o 4-3-2-1, in ogni caso tre nel mezzo. E quindi Greco ma anche Simplicio e Taddei. Meno incertezza dietro e davanti. In difesa, Juan ha perfettamente recuperato dalla contusione alla tibia e sarà al suo posto insieme a Cassetti, Burdisso e Riise. Le scelte sembrano fatte anche in attacco. Quella di Catania è una partita da vincere a tutti i costi, e allora dentro il tridente pesante con Totti, Borriello e Vucinic. Resta il dubbio su come Montella li schiererà in campo. Possibile che Mirko e il capitano siano arretrati di qualche metro con Borriello terminale offensivo. E’ la soluzione più probabile, non l’unica. Perché l’allenamento di ieri, l’ultimo prima della partenza per la Sicilia, ha lasciato uno spiraglio ad una soluzione a sorpresa. No, niente Menez, per lui dopo la serata da dimenticare di Milano si prospetta la panchina. Piuttosto qualche chance pare avercela Caprari, che nella partitella è stato provato tra i titolari insieme a Totti (a Trigoria sono stati esposti degli striscioni per lui e per De Rossi) e Borriello. Dopo pranzo il gruppo è partito per Fiumicino poi il volo alla volta di Catania. Per giocarsi la Champions in un clima rovente in tutti i sensi. Dal punto di vista del tifo e da quello del clima. Perché a Roma fa caldo, ma anche lì non scherza. Sono previsti 25 gradi. Insomma, l’Europa che conta bisognerà sudarsela.
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