(Il Romanista - C.Zucchelli) -Pizarro e Juan, due campioni, senza dubbio. Ma anche due presunti casi nella nuova Roma di Luis Enrique. Del primo si è detto - e scritto - che non rientra nei progetti tattici dell’allenatore e che la società, pur di privarsene, sarebbe disposta a regalargli il cartellino.
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Pizarro e Juan, parla Sabatini
(Il Romanista – C.Zucchelli) – Pizarro e Juan, due campioni, senza dubbio. Ma anche due presunti casi nella nuova Roma di Luis Enrique. Del primo si è detto – e scritto – che non rientra nei progetti tattici...
Del secondo si è detto - e scritto - che le sue condizioni di salute, che fin qui gli hanno impedito di allenarsi col gruppo, preoccupano la Roma. La società ha deciso di sgonfiare questi due presunti casi e ieri, prima di presentare Stekelenburg, è stato proprio il ds Sabatini (a oggi, con Luis Enrique, la voce e la faccia della Roma) a voler chiarire: «Noi non abbiamo mai esteso proposte a Pizarro: è orgogliosamente un giocatore della Roma e noi siamo i suoi dirigenti. Il calcio propone quotidianamente soluzioni, ma Pizarro è un giocatore della Roma e credo lo rimarrà. Per quanto riguarda Juan - ha aggiunto - sono state dette delle cose inesatte ma non siete medici e piccoli errori ci stanno. Noi li correggeremo facendo una piccola rubrica sulle condizioni della squadra e dei singoli quando sarà necessario». Una decisione nell’aria già da tempo, visto che la Roma, soprattutto sulla salute dei giocatori, non intende dare adito a voci di alcun tipo. È stato così quando si è parlato dell’operazione di Burdisso (lo stesso giocatore ha spiegato le sue condizioni a Roma Channelnon appena tornato in Italia), è stato così per Juan, sarà così in futuro. L’intenzione della società è chiara: far sì che la voce della Roma sia esaustiva, in modo da non dare adito a fraintendimenti di alcun tipo. Sulle condizioni cliniche dei giocatori si può fare con semplicità, per quanto riguarda il mercato le cose sono leggermente diverse. Ecco perché la situazione di Pizarro è più complicata. Perché ci sono alcuni dati di fatto: al giocatore la posizione di intermedio piace poco e Luis Enrique, che pure lo stima, contro il Vasas gli ha preferito Greco e Perrotta ai lati di De Rossi. Questo non vuol dire che a Trigoria vogliano scaricarlo o che gli abbiano offerto il cartellino pur di fargli lasciare la Roma e le parole di Sabatini sono piuttosto chiare in questo senso. Però, e questo potrebbe fare (o farà) tutta la differenza del mondo, se una squadra straniera volesse il giocatore e Pizarro manifestasse la voglia di accettare l’offerta, la Roma potrebbe venirgli incontro. Regalargli il cartellino magari no, ma di certo a nessuno verrebbe in mente di chiedere cifre esagerate per un centrocampista che, anche a 31 anni, era e resta uno dei più forti del campionato italiano. Per adesso non ci sono sviluppi ma il calcio «che propone quotidianamente soluzioni» è imprevedibile. E da qui al 31 agosto di cose ne potrebbero cambiare ancora molte.
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