rassegna stampa roma

Pioggia di euro per la A: 2,5 miliardi fino al 2015

(Il Romanista – D.Giannini) – Due miliardi e mezzo di euro per i prossimi tre anni. Un bel gruzzolo. E’ questa la cifra che le società di Serie A si spartiranno grazie alla vendita dei diritti televisivi.

Redazione

(Il Romanista - D.Giannini) - Due miliardi e mezzo di euro per i prossimi tre anni. Un bel gruzzolo. E’ questa la cifra che le società di Serie A si spartiranno grazie alla vendita dei diritti televisivi.

L’importo è stato comunicato ufficialmente ieri dalla Lega in un comunicato nel quale ha spiegato che i suddetti diritti sono stati assegnati a Sky per quanto riguarda il satellite e a Rti (vale a dire Mediaset) per il digitale terrestre. Un accordo che pare mettere d’accordo tutti, sia le televisioni, sia le società calcistiche che, pur in um momento di crisi economica riusciranno ad incassare 37 milioni di euro in più (di media) all’anno. Gran parte della somma totale sarà data da Sky, non fosse altro che restano fuori sul digitale terrestre le 8 squadre ex Dahlia su cui ora la Lega dovrà decidere cosa fare.

Ma quali sono nel dettaglio le cifre dell’accordo? La Lega calcio di Serie A incasserà in tre anni per l’esattezza 2 miliardi e 487milioni di euro per i 20 club della massima serie con un incremento medio annuo di 37 milioni. Sky, che si è aggiudicata i diritti tv per il satellite nel triennio 2012-2015 verserà 1 miliardo e 683 milioni, mentre Rti che ha ottenuto i diritti per il digitale terrestre per lo stesso triennio, 804 milioni di euro. Sky ha garantito il minimo richiesto dal bando: 558 milioni di euro per il 2012/13, 561 milioni per il 2013/14 e 564 milioni per il 2014/15. Mentre Rti, Reti Televisive italiane, si è impegnata a versare il prezzo minimo di 259 milioni per la prima stagione, 268 milioni per la seconda e di 277 milioni di euro per la terza «È un risultato molto significativo - ha commentato con soddisfazione il presidente della Lega di serie A, Maurizio Beretta -. Per valore totale dei diritti rende la serie A seconda solo alla Premier League inglese che è più forte sui mercati internazionali».

Beretta ha sottolineato che nel triennio 2012/2015 «la serie A avrà un aumento di circa 37 milioni di euro di introiti all’anno. Questa volta - ha notato - non sono compresi nel pacchetto i diritti di archivio che prima facevano parte della vendita collettiva. Ora le società potranno venderli singolarmente, per un valore del 4-5% del complessivo». Nel primo dei tre anni in questione «ci sarà un aumento degli introiti attorno al 5% rispetto all’ultima stagione», ha spiegato Beretta, consapevole che «c’è un notevole spazio di crescita a livello internazionale: contiamo di avvicinarci all’ordine del miliardo di euro a stagione quando anche tutti i pacchetti esteri saranno venduti»