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Perrotta: «Serve solo tranquillità»

(Il Romanista – M.Macedonio) Quando c’è bisogno di lui, lui – Simone Perrotta – c’è sempre. Non è un caso che i tre punti contro il Chievo portino la sua firma.

Redazione

(Il Romanista - M.Macedonio) Quando c’è bisogno di lui, lui – Simone Perrotta – c’è sempre. Non è un caso che i tre punti contro il Chievo portino la sua firma.

Un gol dopo 3’, alla sua maniera, quasi “rubando” il tempo al capitano, sfruttando uno di quei suoi tipici inserimenti. Quelli che gli hanno permesso, in questi anni a Roma, di ritagliarsi un ruolo fondamentale in quel 4-2-3-1 che lo stesso Montella ha scelto di recuperare per ridare spinta e motivazioni alla squadra in questo finale di stagione. Un gol da ex, come gli era capitato già in un’altra occasione.

Ma anche un gol che arriva dopo oltre due mesi dall’ultimo messo a segno (era in Roma-Shakhtar Donetsk 2-3) e addirittura a tre mesi esatti (era il 22 gennaio) da quello segnato in campionato nel 3-0 contro il Cagliari. Una presenza costante, ieri, su ogni pallone (quanti ne ha recuperati!), tanto da meritargli la palma di migliore in campo.

Insomma, il Perrotta che conoscevamo e che da un po’ non rivedevamo: quello infaticabile, pronto a dare una mano in difesa, così come ad essere d’aiuto in avanti. In una partita che si stava rivelando anche meno semplice di quanto ci si attendesse alla vigilia. Lo aveva detto lui stesso alla fine del primo tempo: «Gara molto difficile – il suo commento ai microfoni di Sky. – Loro giocano alto e pressano bene, bisogna stare attenti». Aggiungendo, con l’umiltà di sempre: «Il mio gol? E’ servito per sbloccare il risultato. Quanto ai tifosi, hanno anche il diritto di contestare. La classifica non è delle migliori, e noi stessi volevamo essere più in alto». Parole sagge, come quelle a difesa di un compagno che non sta attraversando un momento psicologicamente facile. «Vucinic? Serve stare tranquilli. E lui ha solo bisogno di tranquillità». Quella di cui ha forse bisogno tutta la squadra. Ma che lui sembra aver già ritrovato grazie alla determinazione che lo ha sempre contraddistinto. Perché quando c’è bisogno, lui c’è. Sempre.