rassegna stampa roma

Per il mal di Totti, cura Ancelotti?

(Tuttosport – S.Carina) Si riparte dalle ultime parole di Totti: «Il mio futuro? Pensiamo ad adesso, poi si vedrà». Il capitano della Roma prende tempo: per la prima volta non è più sicuro al 100% di chiudere la sua carriera nella...

Redazione

(Tuttosport - S.Carina) Si riparte dalle ultime parole di Totti: «Il mio futuro? Pensiamo ad adesso, poi si vedrà». Il capitano della Roma prende tempo: per la prima volta non è più sicuro al 100% di chiudere la sua carriera nella capitale.

Che sia un malessere passeggero o un'idea che con il passare dei giorni si fa sempre più spazio, sarà il tempo a dirlo. Oggi Totti ha 34 anni, ne farà 35 a settembre, quando il prossimo campionato sarà iniziato appena da 4-5 giornate. Il suo rapporto con Ranieri, nonostante le smentite e le retromarce sui blog personali, è cambiato. O forse, in realtà, non è mai sbocciato. Anche l'anno scorso, infatti, più che una vera e propria sintonia fra i due, sono stati i risultati a cementare l'alleanza per una rincorsa naufragata al fotofinish.

GESTIONE DIFFICILE In questi giorni a Roma si sta assistendo ad una sorta di tiro al bersaglio contro il tecnico, reo di aver mortificato il capitano per averlo fatto entrare negli ultimi 3-4 minuti, recupero compreso, contro la Sampdoria. In realtà il malumore di Totti risale a prima delle vacanze natalizie. La partita incriminata è Milan-Roma dove il numero dieci si vide – tra la sorpresa generale – scavalcato addirittura da un improponibile Adriano. Un nervosismo covato durante la sosta e esploso a seguito dell'impiego last-minute di Genova, dopo che il tecnico un giorno prima si era affrettato ancora una volta ad incensarlo pubblicamente e a porlo al centro del suo progetto. Se Ranieri ha sbagliato nel singolo episodio, va detto che a parziale scusante del tecnico non è certamente facile gestire gli ultimi anni della carriera di un campione come Totti. Soprattutto in una città come Roma che ha eletto Francesco, sin dai tempi nei quali Mazzone centellinava le sue presenze da ragazzino, a icona intoccabile esente da critiche.

OGGI CLAUDIO, DOMANI CARLO? Nella frase dell'altro giorno – «Pensiamo ad adesso, poi si vedrà» – Totti ha voluto prendere un po' di tempo. E' consapevole, infatti, che l'avventura a Roma di Ranieri - a meno di clamorosi ribaltoni che al momento non sembrano possibili - è terminata quando per la seconda volta nel giro di un mese (tra il 12 settembre e metà ottobre) l'appuntamento per firmare un accordo già raggiunto (biennale da 2,3 milioni esclusi i premi) venne posticipato a data da destinarsi. Una data che non è più arrivata e difficilmente arriverà.

L'allenatore romano ha comunque diversi estimatori: quest'estate, oltre a rimanere in ballottaggio per la panchina della Nazionale azzurra, ha declinato le offerte del Tottenham e del Liverpool. Proprio i Reds, secondo i tabloid inglesi, potrebbero presto tornare alla carica. E il nuovo allenatore della Roma? Di certo, nell'accettare l'incarico dovrà esser consapevole che tra oneri e onori, avrà anche il compito di gestire gli ultimi anni della carriera di Totti. Servirebbe un tipo che ritenesse «che un giocatore della sua età, e coi problemi fisici che ha avuto, debba essere gestito, quindi credo sia impensabile che debba essere considerato intoccabile. Parliamo comunque di un giocatore che se gestito al meglio dal punto di vista fisico può continuare ad essere molto importante per la Roma. Capisco che per Ranieri non è semplice lasciare Totti in panchina ma il fatto di partire fuori può essere per Francesco un modo oculato di gestire le sue risorse». Firmato Ancelotti, non più tardi di venti giorni fa.

Proprio il tecnico del Chelsea, sembra prossimo a lasciare Londra. Fosse per lui verrebbe a Roma di corsa e non lo ha mai nascosto, nemmeno pubblicamente. Il problema, però, è che in una fase di transizione come quella che sta vivendo il club giallorosso, chi a Trigoria può contattate Ancelotti? Chi può dargli delle garanzie tecniche di un progetto a lunga scadenza? Domande al momento senza riposta. Ma questa è un'altra storia