rassegna stampa roma

Per Erik è già Roma Capoccia

(Il Romanista – P.Bruni) Da stella a turista quasi per caso. Sono stati due giorni intensi quelli vissuti da Erik Lamela a Roma: trattative, flash, telecamere, bagni in piscina, autografi e, finalmente, un po’ di shopping.

Redazione

(Il Romanista - P.Bruni) Da stella a turista quasi per caso. Sono stati due giorni intensi quelli vissuti da Erik Lamela a Roma: trattative, flash, telecamere, bagni in piscina, autografi e, finalmente, un po’ di shopping.

Ieri, il talentuoso argentino ha girovagato per le vie della Città Eterna in compagnia del padre e dei due procuratori: intorno alle 12, dopo aver fatto una ricca colazione, ha abbandonato il “Grand Hotel Via Veneto” per dare un’occhiata a quella che sarà “casa” per i prossimi cinque anni. Un taxi l’ha scortato nel cuore del centro e da lì è iniziata la lunga passeggiata in cerca di souvenir, cartoline e qualche regalino per festeggiare la firma sul nuovo contratto.

Bermuda verde militare, maglietta a righe orizzontali con una larga apertura fino alla parte bassa del petto e scarpe di tela grigie a strisce bianche, l’ex River Plate, nonostante il caldo torrido è sembrato piuttosto a suo agio fra i vicoli: superati completamente i postumi del fuso orario e il regime di semi-clausura imposto dalla società giallorossa, ha consumato un pasto veloce e leggero.

Molto più soft rispetto a quello della sera precedente, quando il menù aveva regalato una bella iniezione di calorie: carbonara e bisteccona alla griglia. Per una giornata, dopo aver tentato di depistare il lungo codazzo di cronisti, Lamela si è dedicato a fare fotografie e a mischiarsi con i tantissimi stranieri che affollavano le viuzze.

Non è mancata la passeggiata a San Pietro, nel centro della cristianità, per scorgere e (ovviamente) rimanere affascinato dalla solennità del “Cuppolone”. Qualche acquisto d’abbigliamento, un paio di bibite e l’ennesima visita, nel giro di ventiquattro ore, del Colosseo.

La prima by night, l’altra sotto la luce intensa del sole per mandare mms agli amici e dare un’occhiata senza quella fretta che l’aveva accompagnato nella precedente escursione metropolitana. Non sono mancati neppure gli incontri, fortuiti, con i tifosi: qualcuno l’ha riconosciuto e gli ha chiesto l’autografo. Il minimo sindacale, giusto per fargli capire com’è (e come sarà) la sua nuova esperienza romana e quante aspettative ci siano verso di lui.

Insomma, un pomeriggio da numero uno e una serata rilassante: cena e poi a nanna dopo aver navigato su Internet, mandato qualche messaggio e fatto un paio di telefonate.

Stamattina, infatti, l’argentino prenderà il primo volo per Buenos Aires e in compagnia del padre sistemerà gli ultimi impegni prima di concedersi un brevissimo periodo di riposo. Forse andrà in qualche paradiso tropicale a staccare spina e cellulare.

Pochissimi giorni e vacanze ridotte all’osso. Non ci sarà moltissimo tempo per riposarsi dall’estenuante (e dolorosa) stagione con i suoi “Millonarios” perché dovrà rispondere alla chiamata di Walter Perazzo, selezionatore della nazionale Under 20 argentina, che sta per partecipare al campionato del mondo di categoria in programma in Colombia. Una competizione lunga e faticosa che andrà in scena dal 29 luglio fino al 20 agosto e dove “El coco” sarà fra i protagonisti. Una vetrina importante e molto sentita a livello giovanile, tanto da creare in patria quasi le stesse aspettative che hanno accompagnato Messi e compagni alla vigilia della Coppa America. Se gli auspici verranno confermati e la “Seleccion” dovesse arrivare in finale, Lamela potrà essere a disposizione di Luis Enrique a ridosso del nuovo torneo di serie A. Sicuramente, salterà il ritiro a Riscone di Brunico e le prime partite di Europa League (esordio il 18 agosto). Ai tifosi non resta che aspettare o, in alternativa, “gufare” una veloce eliminazione dell’Argentina