(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) - Nicolas Burdisso è arrivato nella casa di cura privata Villa Margherita, a due passi da Villa Torlonia, ieri sera alle 19.
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Per Burdisso lite Roma-Argentina
(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) – Nicolas Burdisso è arrivato nella casa di cura privata Villa Margherita, a due passi da Villa Torlonia, ieri sera alle 19.
E’ sceso dai sedili posteriori della macchina, dove sdraiato aveva percorso il tragitto accompagnato dal dottor Fioretti, uno dei medici sociali della Roma. Faccia stanca, felpa e pantaloni della tuta, al ginocchio sinistro un tutore, naturalmente le stampelle. E negli occhi la forza che lo ha sempre contraddistinto anche sul terreno di gioco. «Crepi, grazie» risponde a chi gli fa l’in bocca al lupo. Poi via in acsensore, diretto verso la sua stanza al primo piano. La cena, la possibilità di vedere in tv gli anticipi di campionato e un pensiero: l’intervento chirurgico di stamattina, appuntamento in sala operatoria fissato alle nove e mezza, tra l’equipe, oltre al primario dottor Giuliano Cerulli, anche il medico della nazionale argentina Daniel Martinez.
CARICA - Burdisso in questi giorni ha ricevuto tanti messaggi di sostegno da parte di tifosi, amici, colleghi. «Lui è un leader, sono convinto che continuerà ad aiutare la squadra anche senza giocare» ha detto ieri Luis Enrique. E proprio a Trigoria è spuntato uno stiscione, riferito alla partita di stasera con il Lecce: «Uno fisso anche per Burdisso!» . Leader, sì, vero. Basta leggere i nomi dei calciatori che hanno voluto manifestare il loro affetto a Nicolas nel momento di difficoltà: Messi, Zanetti, Totti e Bojan su tutti. Ora per Burdisso è arrivato il momento di trovare tutte le forze che gli sono rimaste in corpo. Il ginocchio gli fa male ma è sereno, vuole imboccare la strada del recupero il prima possibile.
INDENNIZZO - Club, nazionali, possibilità di infortuni, assicurazioni e indennizzi. «E’ sempre la stessa storia - ha detto ancora Luis Enrique - per i giocatori è un onore andare a giocare con la propria nazionale. Ma poi ci sono gli interessi dei club e non so davvero quale possa essere la soluzione perfetta per mettere d’accordo tutti» . Appunto. E infatti la Roma sta pensando di chiedere all’Afa, la Federcalcio argentina, non un indennizzo, ma almeno il rimborso dell’assicurazione. La stagione di Burdisso è finita, il club giallorosso si trova con l’ingaggio di un giocatore che non può utilizzare perché si è infortunato con la sua nazionale. L’assicurazione della Roma permetterà di pagare parte dell’ingaggio dell’argentino e a Trigoria stanno valutando se chiedere l’altra parte dai soldi dell’assicurazione della Seleccion. La presenza a Roma di uno dei dottori dello staff argentino potrebbe essere un segnale. E comunque in sospeso, a questo punto, c’è sempre la questione-Lamela. Nel caso del diciannovenne non è stato chiesto alcun indennizzo nonostante l’errore di sottovalutazione del problema alla caviglia al Mondiale Under 20. La Roma, con rammarico, si è ritrovata con un suo giocatore infortunato, bloccato fino al 23 ottobre. Ora, visto il precedente, secondo la Roma una richiesta di “aiuto” sarebbe lecita.
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