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Pellegrini sulle orme di Totti: dopo la Roma si prende l’Italia

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Il capitano della Roma vuole prendersi la Nazionale dopo essere diventato leader dei giallorossi. Domenica c'è ancora la Nations League

Redazione

Dopo il goal del 2 a 1 nella sconfitta contro la Spagna, Lorenzo Pellegrini proverà a conquistare ancora il commissario tecnico Roberto Mancini, a partire da domenica alle 15:00 contro il Belgio. Come scrive Daniele Dell'Orco su Liberoè capitato nel momento di massima abbondanza azzurra nella mediana e deve contendersi un posto con Barrella, Verratti, Locatelli e Castrovilli. Compito difficile certo, ma per Mancini sarà difficile farne a meno.  A renderlo buona parte di ciò che è oggi, è stato merito di Di Francesco, che al Sassuolo gli ha dato fiducia e continuità. Pellegrini infatti apparteneva a quella nidiata di talenti giallorossi valorizzati in Emilia che comprende anche Politano, Scamacca, Sanabria, Marchizza, Frattesi, Ricci, Antei, Mazzitelli costringendo la Roma ad esercitare il diritto di ricompra versando 10 milioni al Sassuolo. 

Dal suo rientro nella capitale, il 7 giallorosso ha visto migliorarsi rapidamente, ottenendo persino la "benedizione" di Totti e De Rossi e divenendo il quarto capitano autoctono in linea diretta, se si eccettuano i 12 mesi di interregno di Dzeko, conquistando la Nazionale di Mancini, che solo a causa dell'ironia della sorte non ha potuto consacrarlo campione d'Europa. Adesso, a 25 anni compiuti (maturità calcistica), con Mourinho in panchina e un contratto che lo lega alla Roma fino al 2026, può ambire a diventare un irrinunciabile anche nello scacchiere di Mancini. All'Allianz Stadium contro il Belgio è in ballo una maglia da titolare e Pellegrini è pronto a prendersela.