rassegna stampa roma

Pastore: Resto al Palermo

(Corriere dello Sport – N.La Malfa) E’ stato il tormentone del­la settimana. Il dubbio sulla sua perma­nenza a Palermo e sulla conditio legata alla conferma del tecnico Rossi sulla panchina rosanero ha scatenato infatti, subito dopo...

Redazione

(Corriere dello Sport - N.La Malfa) E' stato il tormentone del­la settimana. Il dubbio sulla sua perma­nenza a Palermo e sulla conditio legata alla conferma del tecnico Rossi sulla panchina rosanero ha scatenato infatti, subito dopo la gara casalinga contro il Napoli, un'eco mediatica incontenibile e soprattutto ha alimentato la preoccupa­zione dei tifosi.

Ma ieri, dopo di­chiarazioni fraintese e smentite ufficia­li, il trequartista argentino Javier Pastore ha colto l'occasione della conferenza stampa infrasettimanale per chiarire, una volta per tutte, quale potrebbe es­sere il suo futuro. «Io e il mister siamo entrambi dei professionisti, con delle re­sponsabilità sulle spalle, quindi credo che la decisione di rimanere ancora in questa squadra non possa dipendere semplicemente dal fatto che resti uno dei due o meno. Rossi è un grandissimo tecnico, una persona eccezionale che mi ha dato tanto e ha contribuito alla mia crescita. Certo, con il cuore, voglio che rimanga qui. Ma non sono io a de­cidere cosa farà, né tanto meno è lui che sceglierà quello che farò io. Per ora penso a finire questo campionato, poi si vedrà, ma non credo che andrò via» . SOLO PALERMO - Gran parte della confe­renza stampa verte sulle voci di merca­to che accostano il 'Flaco' ora a questo ora ad un altro club. Ultima in ordine di tempo è quella che parla di un interes­se della Roma per il gioellino rosanero. Interesse che pare sarebbe stato solle­citato dal ds Walter Sabatini. Ma il fan­tasista, un po' infastidito dalle ripetute domande di calcio mercato, smen­tisce qualsiasi tipo di contatto 'professionale' con l'ex ds del Palermo. «Si è vero che ho sentito Sabatini, ma solo per sa­pere come stavamo. Tra noi due c'è un bel rap­porto, siamo amici, non bisogna dimen­ticare che è stato lui a portarmi in que­sta squadra ma non abbiamo assoluta­mente parlato della Roma. Il mio nome circola continuamente e mi associano ogni giorno a squadre diverse, vuol di­re che sto facendo bene. Non mi preoc­cupano, adesso penso solo alle sei fina­li che dobbiamo ancora giocare, non a quello che si dice in giro. In campo ci stiamo divertendo e riusciamo anche a vincere. L'importante è questo, il resto non conta» . MAI DIRE MAI - Dimostra la stoffa di chi ha imparato a glissare le domande sco­mode e come un giocatore scafato quan­do gli si chiede se si sente comunque pronto per fare il salto in una grande squadra, promette fedeltà alla maglia ma strizza comunque l'occhio alle big. «Per adesso preferisco pensare a finire nel migliore dei modi il campionato e ri­badisco, anche in base a quello che ci stiamo detti col presidente, sicuramen­te rimarrò a Pa­lermo. Poi ve­dremo quando arriverà il mo­mento opportu­no di valutare una grande squadra, che per me non è quella che ha vinto tan­te coppe e che disputa magari la Cham­pions ma un club più grande del Paler­mo, che mi possa consentire di fare un passo in avanti e di continuare a cre­scere » . ARIA D’EUROPA - Tira un sospiro di sollie­vo quando si comincia a parlare di obiettivi della stagione. «Il Palermo può qualificarsi per la finale della Coppa Italia. Possiamo godere di un risultato vantaggioso ottenuto nella semifinale di andata. Ma credo che possiamo an­cora lottare anche per conquistare il settimo posto, mancano quattro partite e possiamo ottenere punti importanti» .