L'incontro che ci sarà oggi tra i proponenti dello stadio della Roma e i vertici del Comune di Roma a guida pentastellata potrebbe essere quello cruciale. Nel secondo degli incontri tecnici, tenutosi ieri in Campidoglio, si è entrati nel dettaglio dei vari punti critici e i promotori hanno messo a punto quella che dovrebbe essere l'ultima e non più negoziabile revisione del progetto, andando incontro alle varie obiezioni sollevate dagli uffici comunali, scrive Satta su Milano Finanza. I proponenti dello stadio, che già avevano accettato un taglio del 20% delle volumetrie, sono andati oltre sforbiciando ulteriormente le cubature previste per la parte commerciale. Sempre ieri è stata definita anche una corrispondente riduzione delle opere pubbliche, anche queste a carico dei privati (sembra che non saranno però toccati il parco fluviale, la ristrutturazione della via del Mare e della via Ostiense, oltre che il potenziamento della ferrovia per Ostia).
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Pallotta fa un passo avanti verso Raggi
Oggi l'incontro decisivo tra i proponenti dello stadio ed il Comune. Sul piatto la riduzione delle cubature previste per il business park
L'intero progetto occuperebbe una superficie complessiva pari a 1.085.520 metri quadrati, parte dei quali al momento ospitano l'ippodromo in disuso di Tor di Valle. Per garantire la mobilità della zona i proponenti sono ponti a farsi carico dei costi del prolungamento di una fermata della Metro B, su cui però Atac ha sollevato perplessità tecniche, e soprattutto del restyling della ferrovia Roma-Lido e dell'ampliamento della via del Mare e della via Ostiense.
Come verrà ora ridefinito il progetto si saprà oggi, quello che è certo è che i promotori non vogliono restare appesi allo scontro interno fra l'assessore dimissionario «con riserva», Paolo Berdini, e la prima cittadina di Roma, Virginia Raggi, sempre più indispettita con il professore da lei chiamato in giunta.
(A. Satta - Milano Finanza)
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