(Corriere dello Sport - R.Maida) - Con la carica dei sorrisi, Daniel Osvaldo finge che nulla sia successo. Del resto, oggi scadono le due settimane peggiori della sua vita romanista ed è il momento di guardare avanti per il bene di tutti. Pensando e dicendo di essere contenti.
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Osvaldo: Mai stato così bene
(Corriere dello Sport – R.Maida) – Con la carica dei sorrisi, Daniel Osvaldo finge che nulla sia successo. Del resto, oggi scadono le due settimane peggiori della sua vita romanista ed è il momento di guardare avanti per il bene di...
«Sto benissimo - ha assicurato con fare gioviale uscendo da Trigoria - gioco nella Roma e non potrei stare meglio» .
ATTESE - Parole a parte, Luis Enrique si aspetta una grande reazione dal suo pupillo lunedì sera. La risposta di chi ha il potere e il dovere di farsi perdonare. L’ha voluto a tutti i costi, chiedendo ai suoi dirigenti di riempire di soldi l’Espanyol quando Sabatini aveva quasi preso Nilmar dal Villarreal, e l’ha punito contro ogni tornaconto per la sciocchezza commessa a Udine. Con questa mossa, in realtà concordata con la società, l’allenatore ha voluto dimostrare al gruppo che non esistono favoritismi. Nemmeno per l’attaccante pagato (15 milioni, senza contare i bonus) quanto la Juve ha pagato Vucinic. Nemmeno per l’uomo che aveva segnato 5 gol (più il sesto, meraviglioso, ingiustamente annullato) risolvendo tanti problemi alla Roma nelle prime giornate di campionato.
SPECIAL - L’occasione è un ottimo richiamo. Non è una partita come le altre per Osvaldo. Che alla Juventus ha già segnato due gol, uno importantissimo con la maglia della Fiorentina e uno con il Lecce nel giorno del debutto in serie A. Se dovesse chiudere il tris lunedì, farebbe dimenticare definitivamente quello schiaffo (o pugno?) a Lamela. E nello stesso tempo si proporrebbe come vincitore del duello con il predecessore, che all’Olimpico non si presenterà da ex causa infortunio.
TENSIONE - Gli spifferi di Trigoria hanno raccontato di un nuovo battibecco, avvenuto mercoledì al termine dell’allenamento: Osvaldo se l’è presa con Josè Angel, un altro che come Lamela capisce gli insulti in spagnolo, per un’entrata troppo decisa sulla caviglia. Ha abbandonato la compagnia con qualche minuto d’anticipo ed è rientrato negli spogliatoi senza chiedere il permesso a nessuno. «Ma lo ha chiesto con gli occhi» minimizzano i dirigenti. Storie di campo, accidentali, potenzialmente non incendiarie, che Luis Enrique ha trattato con un certo garbo per evitare la costruzione di un nuovo caso legato allo stesso giocatore. Osvaldo si è spiegato con il compagno, con l’allenatore e con i dirigenti e ieri ha lavorato normalmente. Intensamente. Non ci sono punizioni o multe in vista. E stavolta nemmeno squalifiche interne. Contro la Juventus, se Luis Enrique non si affida a bizzarre scelte tecniche, Osvaldo giocherà dall’inizio. Preparando mitraglie liberatorie.
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