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Osvaldo: «Io qui sto alla grande»

(il Romanista – V.Meta) Era in debito di una mitraglia, Pablo Daniel Osvaldo, ché l’ultima era quella che al derby ha sparato a salve.

Redazione

(il Romanista - V.Meta) Era in debito di una mitraglia, Pablo Daniel Osvaldo, ché l’ultima era quella che al derby ha sparato a salve.

L’ha ritrovata sotto il diluvio di Novara, nella notte bagnata e felice che restituisce la Roma ai suoi sogni: «Quando sei tranquillo le cose vanno bene anche in campo - prova a spiegare ai microfoni di Sky -. Io in questogruppo sto benissimo e spero di continuare così». Gli chiedono cosa sia cambiato rispetto alla sua prima esperienza in Italia, l’Osvaldo di oggi non sembra neanche un lontano parente del giovane di allora, bravo ma poco continuo: «Non so se sono semplicemente più bravo adesso - sorride -. Ma in questi casi serve anche un pizzico di fortuna».

La partita che lo ha restituito al gol è stata una battaglia per lui, che si presenta in zona mista senza nascondere un vistoso livido sotto l’occhio sinistro: «Me so’ strusciato...» spiega con quel suo italiano che mescola insieme tutte le tappe del suo itinerario calcistico. Dal Silvio Piola arrivano note più che positive anche da AleandroRosi, tornato titolare sulla fascia destra e protagonista di una prestazione di corsa e sostanza: «È importante, ci tenevamo a vincere e abbiamo fatto una grande partita - ha detto il numero 87 - . Sono contento anche per la mia prestazione perché ero fermo da due settimane. Ci tengo a fare più partite possibile, questo modulo mi piace tanto e finché starò in campo darò tutto. Credo che questo modo si addica alle mie caratteristiche».

Quella di Novara è una vittoria che rende tutti più tranquilli: «La vittoria fa ritrovare la quadratura, il periodo un po’ così che abbiamo passato è alle spalle e ora pensiamo alla sosta e poi al Lecce». Intanto Rosi sembra acquisire via via maggiore personalità, tanto in fase difensiva, quanto soprattutto in avanti, dove ieri ha mandato regolarmente fuori giri il suo dirimpettaio Ci voleva questa iniezione di fiducia? «Nessuno mi ha mai regalato niente, quanto mi sto guadagnando ora è frutto delle mie forze: cerco di ripagare sempre la fiducia del mister e dei compagni. Io do il massimo - ha aggiunto -, mi preparo duramente. Sono stato fermo due settimane e non posso essere al top, in questa sosta potrò recuperare il tempo perso. Sono contento e voglio continuare così». E tutta la Roma con lui.