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Osvaldo, il gol della svolta: “Il tecnico meritava la vittoria”

(La Repubblica – F.Ferrazza) «Questa vittoria ci mancava tanto, la meritavamo». Parla così Osvaldo, a partita finita. La Roma ha appena vinto a Parma. Un successo che arriva dopo tante delusioni.

Redazione

(La Repubblica - F.Ferrazza) «Questa vittoria ci mancava tanto, la meritavamo». Parla così Osvaldo, a partita finita. La Roma ha appena vinto a Parma. Un successo che arriva dopo tante delusioni.

«È un successo che meritava anche il tecnico», dice ancora l’autore del gol-partita. E adesso ci sarà modo di continuare a lavorare durante la settimana almeno fino a sabato, quando la Roma affronterà all’Olimpico (ore 18) l’Atalanta. C’è ancora molto da fare, per Luis Enrique, meccanismi da perfezionare, giocatori da motivare, una squadra da definire. Perché in sei impegni stagionali, il tecnico spagnolo ha cambiato ben sei formazioni, alla disperata ricerca della quadratura di un cerchio. E così Luis Enrique prova a cambiare nuovamente la formazione, ancorato saldamente al 4-3-3, ma impegnato a far ruotare i giocatori, soprattutto in difesa e attacco. Piuttosto stabile il centrocampo, con De Rossi e Pjanic titolari ormai fissi, mentre è il terzo che cambia sempre, da Pizarro (ieri fuori per problemi alla schiena), a Perrotta (quando non costretto a fare l’esterno basso) passando per Gago, meteora ancora da definire. Ma si va avanti con il progetto, dando completa fiducia all’allenatore, che chiede tempo per trovare la squadra (e il gioco) giusta. «Ci sembra assurdo discutere un progetto di durata pluriennale — spiega l’ad Fenucci ci sono delle difficoltà sulle quali il tecnico sta lavorando. Pian piano ne usciremo, costruendo un gioco diverso da quello che si vede in Italia, un modello mutuato da altre esperienze, che può dare spettacolo. Siamo sulla buona strada, comunque ». Ieri a Parma c’era anche DiBenedetto, che ha voluto essere vicino alla squadra dal sabato. «Ha una passione per il calcio — continua Fenucci — Lo seguiva anche in America e sta iniziando a capirne i meccanismi». Chi crede davvero nel progetto è Jose Angel, uno dei punti fermi della mutevole formazione vista finora. «Sono molto contento di stare a Roma, peccato per come siamo partiti, avremmo voluto un avvio diverso. Ma siamo sulla buona strada. La pressione non ci fa certo bene, ma siamo tranquilli e supereremo questo momento».