rassegna stampa roma

Osvaldo è in rampa di lancio «Le critiche mi danno carica»

(Gazzetta dello Sport-M.Cecchini) Il fixing della Borsa di Novara ha parlato chiaro: lo spread fra realtà e sogno è diminuito. La Roma di Luis Enrique è fatta della materia fragile della vita onirica, cioè imperfetta,

Redazione

(Gazzetta dello Sport-M.Cecchini) Il fixing della Borsa di Novara ha parlato chiaro: lo spread fra realtà e sogno è diminuito. La Roma di Luis Enrique è fatta della materia fragile della vita onirica, cioè imperfetta,

ma c'è una lingua che impasta le «conversazioni» tattiche ed è ovvio che questa sia lo spagnolo. Non è un caso che l'allenatore sabato abbia scelto di predicare un nuovo «vangelo» ai suoi profeti, ottenendo ciò che cercava.

Guida Gago Se Josè Angel per la prima volta non ha giocato da titolare (squalifica a parte), la sorpresa è stata Gago nel ruolo che finora è stato di De Rossi, cioè centrale davanti (e dentro) la difesa. A guidare almeno fino all'1-0, è stato l'ex madridista, che ha ripagato la fiducia con una buona prestazione. Vantaggi? Non pochi, visto che in questo modo De Rossi può giocare da interno e cercare il gol con più facilità. Non a caso Prandelli un mese fa era stato profetico: «Vedrete che Daniele tornerà a giocare più avanti, perché lui è uno da 8-10 gol a campionato».

Asso Bojan A proposito di gol, è innegabile che Luis Enrique gli stia ritagliando un ruolo da 12° titolare che risulta, se non decisivo, quantomeno efficace. A Novara l'ex Barça ha cambiato la partita e fatto gol, col Milan era successa la stessa cosa (anche se con esito finale diverso), mentre con il Palermo si era limitato a far tornare a brillare la squadra appannata. E ora? «Vorrei sempre giocare — ha detto Bojan — e quando non lo faccio sento ancora più voglia di fare bene. Non so dove possiamo arrivare, ma ciò che conta è essere più continui e restare tranquilli».

Osvaldo non si ferma Ma parlare di spagnolo significa anche coinvolgere nel discorso l'eccellente impatto di Lamela e soprattutto la vena da goleador di Osvaldo, l'italo-argentino ieri tornato in azzurro. E se Cassano e Rossi rischiano l'Europeo, il giallorosso, a questo punto «rischia» di diventare un punto fermo per Prandelli. «Mi dispiace per tutti e due. Spero di rivederli in campo presto. È vero che potrò giocare di più ma sto male per loro. È brutto pensare che per la sfortuna di un collega si riesca a ottenere qualcosa, anche se a volte è vero». Inutile dire come sulla Roma sia ottimista. «Non vedo grandi squadre in questo campionato. Dateci fiducia e potremo arrivare in alto. Le critiche sul mio costo (15 più bonus, ndr) ormai non le sento nemmeno, tanta gente parla con cattiveria, un po' di rabbia ce l'ho dentro, ma le critiche mi fanno diventare più forte». Avversari allertati: la mitraglia è sempre carica.