rassegna stampa roma

Ore 7:45, Fiumicino: arriva Thomas DiBenedetto

(Il Romanista – C.Zucchelli) – Ci siamo. Stamattina alle 7.45 all’aeroporto Leonardo da Vinci inizia ufficialmente l’era Di Benedetto.

Redazione

(Il Romanista - C.Zucchelli) - Ci siamo. Stamattina alle 7.45 all’aeroporto Leonardo da Vinci inizia ufficialmente l’era Di Benedetto.

Salvo clamorose novità (che molto difficilmente ci saranno) il futuro presidente dell’As Roma scenderà dal volo sul volo AZ615 con provenienza Boston. Un volo diretto, che partirà dagli Stati Uniti alle 17.55 locali, quasi mezzanotte in Italia, e per cui è già stato emesso un biglietto elettronico di sola andata. Il biglietto è stato stampato sabato sera dopo che, nei giorni scorsi, erano state più volte cancellate le prenotazioni effettuate. DiBenedetto dovrebbe viaggiare da solo, visto che i suoi collaboratori si sono dvisi tra coloro che sono già a Roma e coloro che invece lo assisteranno in conference call. Di quella che sarà la prima giornata romana di DiBenedetto si sa poco o nulla: filtra solo che dovrebbe essere prelevato da un’auto direttamente sulla pista per evitare il prevedibile assalto della stampa. Poi dovrebbe andare in un noto albergo del centro per riposarsi un paio d’ore, prima di tuffarsi in ore dense di impegni. Al termine delle quali diventerà ufficialmente il nuovo proprietario dell’As Roma. Quando? Verosimilmente, tra domani e mercoledì. Ieri mattina, nonostante fosse domenica, si era sparsa la voce di un arrivo anticipato di DiBenedetto. «Rumors», li hanno definiti da più parti, tutte concordi nel ribadire che mister Tom arriverà a Roma soltanto stamattina. Stando a quanto riportava l’Ansa ieri pomeriggio, DiBenedetto si trovava ieri nella sua residenza di Fort Meyers, in Florida. Dove, al telefono, rispondeva una voce di donna che ripeteva solo: «Mr DiBenedetto non è disponibile a parlare con la stampa al momento». Quel che è certo è che i suoi legali, così come quelli di Unicredit, hanno lavorato per tutto il week end per poter mettere a punto i dettagli dei contratti che consegneranno a lui, e ai suoi soci, la Roma. Si tratta solo di passaggi formali, nulla di più, visto che il grosso dell’operazione è già stato deciso da settimane. Dopo, ci dovrà essere il cda di Roma 2000 per l’approvazione dell’accordo che di fatto sancirà l’addio della famiglia Sensi, poi il via libera dell’Antitrust e infine l’ Opa obbligatora sul 33%. Sulle date ancora non si sa nulla: il cda non è stato ancora fissato, anche se i tre membri, il presidente Attilio Zimatore, Rosella Sensi e il responsabile della banca per il Centro Sud, Antonio Muto, sono stati messi in preallerta. Saranno avvisati solo poche ore prima dell’incontro, reale o virtuale (si potrebbe fare tutto anche in conferenza) che sia. Una volta concluso tutto, DiBenedetto e Unicredit metteranno le firme sui contratti e poi il nuovo presidente si presenterà alla stampa con una conferenza che, difficilmente, si terrà a Trigoria, visto che la sala Champions del Bernardini non sembra adatta a contenere le centinaia di giornalisti che vorranno incontrare il nuovo proprietario della Roma. Capitolo squadra: come detto, il biglietto di DiBenedetto è di sola andata e quindi è probabile che si fermi nella Capitale almeno fino a domenica sera, quando è in programma la partita con la Juventus. Ancora non è dato sapere se incontrerà i giocatori prima o dopo la sfida con i bianconeri: da una parte c’è la voglia di conoscerli (e farsi conoscere) dall’altra la volontà di non turbare nessuno alla vigilia di un impegno delicato. Sono dettagli, comunque, che verranno messi a punto nei prossimi giorni. Così come prossimamente verranno ufficializzati i nomi e i ruoli dei nuovi (o vecchi) dirigenti della Roma del presente prossimo e soprattutto del futuro. Futuro in cui DiBenedetto dovrà abituarsi all’enorme pressione di questa città: ieri, come detto, si era sparsa la voce di un suo arrivo e c’era già chi lo dava a via Condotti e a fare shopping e foto con i tifosi. Inoltre, c’è chi dice che Tom non abbia preso benissimo la sovraesposizione mediatica del figlio (giocatore di baseball a Reggio Emilia) degli ultimi giorni: «Avrebbe preferito più riserbo - spiega chi lo conosce bene - perché vuole che si parli solo a firme avvenute». A questo punto, manca veramente poco.