(Corriere dello Sport - P.Torri) - Il rischio è che sia atteso, con tutto il rispetto, come il nuovo messia.
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Ora la Roma scopre Lamela
(Corriere dello Sport – P.Torri) – Il rischio è che sia atteso, con tutto il rispetto, come il nuovo messia.
Eventualità, peraltro, che bisogna escludere a priori quando si tratta di un ragazzo di diciannove anni, argentino, da un mese sbarcato a Roma con una caviglia gonfia come un cocomero ma preceduto dalle parole di chi se ne intende di talenti, il ds romanista Walter Sabatini, «Lamela vi stupirà» .
PRONTO -Questa che sta per cominciare può essere la settimana del ragazzino sudamericano. Giovedì contro il Siena all’Olimpico, domenica prossima (in notturna) a Parma, i tifosi giallorossi sono destinati a scoprire anche l’ultimo acquisto di un mercato che a Trigoria ha portato dieci giocatori nuovi (più Nego). La caviglia sinistra, da settimane curata dalle sapienti mani di Silio Musa, è ormai guarita quasi del tutto, sta scomparendo anche il leggero fastidio che fino a qualche giorno fa l’argentino avvertiva quando calciava forte. Quando il giocatore è arrivato a Trigoria, anche chi ha i capelli bianchi è rimasto stupito dalle condizioni della caviglia,«gonfia come non ne avevo mai visto un’altra». Conseguenza della nazionale argentina under 20 che lo ha comunque mandato in campo anche se il problema era già in atto. Inevitabile che si fermasse per qualche settimana. Oltre alle cure fisioterapiche, ha preso anche dei farmaci, a uno di questi il giocatore si è dimostrato allergico, bolle un po’ ovunque, in particolare al piede con la conseguenza che per un certo periodo non ha potuto indossare neppure i calzettoni di gioco. Ora però il ragazzino sembra pronto a esordire nel nostro campionato,sesto attaccante a disposizione di Luis Enrique, a meno che il tecnico che dice di voler giocare anche con più di tre attaccanti, non decida di provare l’argentino come intermedio di centrocampo per varare unaRoma che neppure Zeman.
JUAN -Oltre a Lamela, per le prossime partite è previsto anche il recupero di Juan, fermo dalla passata stagione dopo aver trascorso tutta l’estate a curarsi il tendine rotuleo per risolvere una volta per tutte il problema. In realtà, il brasiliano si sarebbe dovuto fermare anche nella parte finale del passato campionato, solo che non fu possibile perché il grave infortunio di Mexes non consentì a Montella d stoppare Juan anche perché fino a pochissime giornate dalla conclusione, c’era ancora un miraggio Champions League da inseguire. Il brasiliano avrebbe dovuto esserci anche ieri sera a San Siro, ma a metà settimana per una botta e un leggero affaticamento muscolare ha interrotto un allenamento e questo ha consigliato Luis Enrique di non portarlo a Milano per non rischiare ricadute che spesso risultano peggiori dell’infortunio originario. In vista del Siena ci sono da verificare anche le condizioni di Cicinho. Il giocatore viene dato per recuperato, ma nei giorni precedenti alla partenza per Milano, parlando con Luis Enrique gli ha detto che ancora non si sentiva pronto per i novanta minuti di una partita. Ieri, comunque, insieme agli altri infortunati si è allenato regolarmente e con il Siena, se non ci saranno altri problemi, è destinato a tornare in campo. Da titolare. Cosa che, senza voler fare nessuna polemica, potrebbe pure legittimare qualche domanda.
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