(Corriere dello Sport - D.Rindone) Legge o non legge, sì agli stadi: «La legge aiuta, ma non è obbligatoria, lo stadio si può fare anche senza, da questo punto di vista siamo pronti a partire anche domani» .
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Nuovi stadi anche senza legge
(Corriere dello Sport – D.Rindone) Legge o non legge, sì agli stadi: «La legge aiuta, ma non è obbligatoria, lo stadio si può fare anche senza, da questo punto di vista siamo pronti a partire anche domani» .
Clamoroso Alemanno, il sindaco di Roma ha dato la sua disponibilità per accelerare l’operazione stadio, è pronto a partire con i progetti senza attendere il via libera del Parlamento, saltando l’iter legislativo. Il primo cittadino ieri è stato ospite negli studi del gruppo Roma Radio, ha parlato degli eventi dell’1 maggio, ha trattato tanti temi, non ha tralasciato quelli sportivi. Ha lanciato un doppio assist a Lazio e Roma.
I FATTI -Alemanno è determinato, gli stadi di proprietà fanno parte da sempre del suo programma. Si è sentito in dovere di garantire una sponsorizzazione tecnicoamministrativa per sbloccare l’impasse:«Assolutamente sì. Lo diciamo dall’inizio, siamo convinti di questa operazione. Daremo tutte le corsie privilegiate per realizzare gli stadi, se ci sarà la legge andremo ancora più veloci». Il sindaco è contro le speculazioni edilizie:«Il discorso va fatto in collaborazione fra amministrazione comunale e club. Non possiamo imporre dei terreni, si tratta di un investimento privato, noi diamo un aiuto in ambito urbanistico ma non possiamo stanziare fondi perchè gestiamo soldi pubblici». Lotito è pronto da anni, per la Roma tutto è passato nelle mani di Thomas DiBenedetto:«Con Rosella Sensi non si poteva fare un discorso chiaro e definitivo vista la situazione societaria della Roma- ha aggiunto Alemanno - ora parleremo con la nuova proprietà. Lotito sta attendendo l’iter della legge». Il sindaco ha lanciato l’idea di aprire un tavolo tecnico con i due club, ha mosso un passo importante, aspetta risposte da Roma e Lazio, vuole i fatti:«Noi siamo pronti, non si tratta di indicare aree, ma di aprire un tavolo con Roma e Lazio per capire quali siano le disponibilità. Garantisco, e questo l’ho già detto ai tifosi, che non ci saranno speculazioni, non è che per costruire uno stadio faremo un quartiere. Ci sarà anche un’operazione immobiliare, ma sarà strettamente commisurata al costo dello stadio. Se c’è determinazione da parte delle due società noi siamo convinti di poter realizzare, ci sono le condizioni per farlo».
DIBENEDETTO -Il sindaco non ha ancora incontrato DiBenedetto, ma gli ha chiesto il massimo impegno:«Io non potevo e non volevo incontrare DiBenedetto prima del perfezionamento dell’acquisto, non potevo interferire. Ho sempre detto che chi compra la Roma deve essere molto rispettoso dei tifosi e della città. Quando lo incontrerò dirò che la Roma, come la Lazio, rappresenta un patrimonio immateriale della città e non possono essere messi in discussione». Alemanno ha avvertito la nuova proprietà:«Ovviamente DiBenedetto può fare tutte le scelte imprenditoriali che riterrà opportune, ma alla fine il risultato deve essere un rafforzamento della squadra e del rapporto con la città, guai se ci saranno scelte di tipo diverso, noi saremo di traverso, altrimenti daremo tutto il nostro sostegno».
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