rassegna stampa roma

Nuova Roma, ci siamo

(Il Messaggero-U.Trani) Walter Sabatini sarà a Trigoria mercoledì prossimo. Il consorzio statunitense ha dato il via libera al nuovo direttore sportivo della Roma. Con l’input di Thomas Richard DiBenedetto al responsabile dell’area tecnica...

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(Il Messaggero-U.Trani) Walter Sabatini sarà a Trigoria mercoledì prossimo. Il consorzio statunitense ha dato il via libera al nuovo direttore sportivo della Roma. Con l’input di Thomas Richard DiBenedetto al responsabile dell’area tecnica si apre la nuova éra.

La prima pietra sarà il successore di Montella, ma per posarla ci vuole ancora un po’ di pazienza, almeno una decina di giorni. Si comincerà, dunque, con l’aspetto più complicato della rifondazione giallorossa, lo sfoltimento dell’organico. Via almeno 10-12 giocatori, più della metà dei protagonisti della stagione fallimentare che si chiuderà domenica sera all’Olimpico contro la Sampdoria già retrocessa. Uomini in fuga o scaricati, cambia poco. Sarà quasi un’epurazione.

Sabatini ha però una scadenza più urgente delle altre. Dovrà vedere Daniele De Rossi per chiedere al vicecapitano che cosa vuole fare. Per il nuovo staff dirigenziale è il punto fermo del centrocampo a tre, lo scudo per la difesa giallorossa che ha vissuto un’annata da brividi. Il diesse, dopo aver avuto un approccio con il manager Berti, ora ha la necessità di incontrare a quattr’occhi Daniele che ha il contratto in scadenza al 30 giugno 2012. Solo per De Rossi, se deciderà di rinnovare con la Roma, si farà un’eccezione per l’ingaggio (il nuovo tetto è 1 milione e mezzo). Ma non potrà mai essere superiore a quello di Francesco Totti che l’anno prossimo guadagnerà poco più di 4 milioni e mezzo. Quindi, niente 6 o 7 milioni, cifra che Daniele potrebbe prendere al Real, al Chelsea, allo United o al City, club in agguato. E’ un momento particolare per il mediano che rischia di non essere convocato dal cittì Prandelli per Italia-Estonia, gara per le qualificazioni europee, in programma venerdì 3 giugno a Modena: non solo per il codice etico dopo la gomitata a Bentivoglio, anche per l’inattività in questo finale di stagione per le 3 giornate di squalifica.

Vucinic, invece, già pensa all’addio, nonostante abbia ancora due anni di contratto: ha informato Baldini, preparandolo. Come caratteristiche il montenegrino andrebbe bene per il nuovo progetto. Ma se vuole andarsene, Sabatini cercherà di piazzarlo. Magari a Londra, al Tottenham, per portare a Roma il centrocampista brasiliano Sandro. In Inghilterra piace anche al Blackburn, mentre Conte lo vorrebbe per il 4-3-3 della Juve. Ma c’è l’Inter alla finestra. Meno estimatori, invece, per Menez che preferisce l’Inghilterra, soprattutto l’Arsenal e ovviamente il Manchester United, alla Francia. Riise andrà subito da Sabatini: lo chiamano il Newcastle e l’Aston Villa. Simplicio sta parlando con il Corinthians per tornare in Brasile. Il Chievo si informa su Rosi (in comproprietà con il Siena) e Greco, per il quale c’è pure il Catania, club che può accogliere Guillermo Burdisso. Loria saluterà domenica sera, fine contratto, Castellini tornerà al Parma, fine prestito, Cicinho rientrerà dal Villarreal, ma non per rimanere. Il Genoa punta su Julio Sergio, interpellato anche dal Siena e nel mirino, se sarà promosso, del Livorno. C’è l’Olympiacos per Pizarro. Doni dovrà trovarsi un club: ha ancora un anno a 2 milioni e mezzo. Borriello in stand by.

Trattative in corso per alcuni giovani da portare a Trigoria: Tomecak, 22 anni, esterno offensivo della Dinamo Zagabria, Rolando, 25 anni, centrale difensivo del Porto che tramite il manager apre alla Roma, De Gea, 20 anni, portiere dell’Atletico Madrid, Bradley, 23 anni, centrocampista dell’Aston Villa, Lamela, 19 anni, trequartista del River Plate, più Pastore e Hernandez, rispettivamente mente e braccio del Palermo.

Intanto oggi è l’ultima data utile per l’Antitrust per eventuali chiarimenti sul pre-contratto firmato a Boston il 15 aprile scorso per la cessione del club al gruppo Usa. Se, come sembra, non verranno richiesti, da domani mattina si potrà preparare il calendario per il passaggio delle consegne dalla famiglia Sensi alla nuova proprietà. In meno di tre settimane Thomas Richard DiBenedetto dovrebbe diventare presidente della Roma. Il bostoniano è quotidianamente in contatto con i suoi legali italiani, ai quali ha spiegato di far presente a Unicredit che in Lega sarebbe meglio inviare uno tra Montali o Pradè. In questa fase di interregno, serve un portavoce più di Rosella Sensi che sta portando avanti una strategia non condivisa da chi presto sarà al vertice del club. Dall’Inghilterra, infine, Whittle, portavoce della Football Association: «Mi sorprenderei se Baldini lasciasse in anticipo».