rassegna stampa roma

Nilmar, la Roma ci crede

(Corriere dello Sport – R.Maida) Thomas DiBenedetto sarà a Ro­ma nel giorno zero della nuova Roma. Lo aspettano per il 17, poche ore prima del sospirato passaggio di proprietà e del de­butto in Europa League a Bratislava con­tro lo...

Redazione

(Corriere dello Sport - R.Maida) Thomas DiBenedetto sarà a Ro­ma nel giorno zero della nuova Roma. Lo aspettano per il 17, poche ore prima del sospirato passaggio di proprietà e del de­butto in Europa League a Bratislava con­tro lo Slovan. DiBenedetto spera che per quella data la squadra sia fatta, come se lo augura Luis Enrique, ma non è sempli­ce.

Il comitato esecutivo del Cda, compo­sto dal quartetto Cappelli-Baldissoni-Fe­nucci- Fiorentino, ha autorizzato un piano di investimenti flessibile, a seconda delle opportunità di mercato che si presente­ranno, spalmato su due anni. Dunque Sa­batini sa che se spende troppo adesso, non avrà poi troppe risorse per aggiustare il gruppo. In più c’è il problema degli extra­comunitari a tenere banco.La Roma un paio di setti­mane fa è stata vicinissima a Nilmar, per il quale è pre­visto un nuovo contatto nei prossimi giorni, e anche al serbo Petrovic, che ieri ha firmato per il Blackburn, ma non ha potuto tesserar­li perché bloccata dalla re­gola federale sui flussi dei calciatori stranieri: fuori uno, dentro uno. TENSIONE -Ieri, a questo proposito, è successo un episodio spiacevole. Mentre lasciava Tri­goria dopo l’allenamento, il ghanese Ba­russo è stato avvicinato da qualche tifoso che lo ha invitato in maniera piuttosto brutale ad andarsene. I testimoni riferi­scono di qualche colpo all’auto del gioca­tore. C’è stata tensione anche al passaggio di Okaka, che ha discusso con un ragazzo molto “energico” nel chiedere a lui l’auto­grafo... di Totti. Naturalmente certi com­portamenti sono assurdi, anche se ( sta­volta) non aggravati dal razzismo.RESTIAMO -I fatti comunque dicono che né Barusso né Simplicio, tutelati nei loro di­ritti di scelta da un contratto, vogliono la­sciare la Roma. Finché non accettano il trasferimento all’estero, molti degli obiet­tivi di mercato romanisti saltano. A co­minciare da Nilmar, per il quale Sabatini ieri a Sky ha detto:«E’ un ottimo calcia­tore ma è del Villarreal. Siamo molto di­stanti ». In realtà, una volta ceduto al­l’estero un extracomunitario, il margine per chiudere l’affare c’è ancora. Le due società ne potrebbero parlare venerdì in occasione della trasferta della Roma a Valencia, non lontano dallo studio del presidente Roig a Vila- Real. Ieri si è sparsa la voce di un interessamento per Pinilla. Ma del Palermo a Sabatini piace più Hernandez per età e caratteristiche: Pinilla è un centravanti, nel ruolo ci so­no già Totti e Borriello (che resterà, al­la fine).MERCATO FRANCESE -Nel frattempo, Sabatini ha son­dato la Ligue 1 alla ricerca di centrocampisti. Ha chie­sto informazioni su Moussa Sissoko (classe 1989, Tolo­sa) e soprattutto su Yann M’Vila (1990, Rennes), due talenti della nazionale fran­cese, tutti e due di origine africana. Ma la risposta è stata negativa. Ai prezzi che la Roma ritiene soste­nibili, quindi entro i 10 mi­lioni, questi giocatori non si muovono. Si è raffreddata anche la tentazione Fer­nando. Del Porto farebbe comodo più il colombiano Guarin, sul quale però ha messo gli occhi il Real Madrid. E Casemi­ro? La Roma non lo perde d’occhio. In In­ghilterra intanto danno per imminente il suo trasferimento al Manchester United.DIETRO -In difesa la Roma ha individuato da settimane il suo obiettivo: Kjaer del Wolfsburg, che almeno è comunitario. Ma non c’è ancora l’accordo per il prestito oneroso più riscatto obbligato nel 2012 (ecco il piano di investimento biennale). Questa trattativa andrà avanti fino al ter­mine del mercato. Sensazioni della Roma? Si farà, con calma.