rassegna stampa roma

Nilmar, l' affare si complica

(Il Messaggero – S. Carina) – «Marco sta bene alla Roma, si trova bene con il nuovo allenatore ed è entusiasta dei metodi d’allenamento. Lui è sempre stato un titolare, ricordiamo che ha segnato 17 gol in 6 mesi. Altre offerte a...

Redazione

(Il Messaggero - S. Carina) - «Marco sta bene alla Roma, si trova bene con il nuovo allenatore ed è entusiasta dei metodi d’allenamento. Lui è sempre stato un titolare, ricordiamo che ha segnato 17 gol in 6 mesi. Altre offerte a parte quella del Psg? Che io sappia no. Di sicuro a Leonardo piace». Se voleva essere una chiusura netta alla partenza del suo assistito, le parole dell’agente Cavalleri a Romanews hanno convinto poco.

Borriello, infatti, è un calciatore della Roma sino a quando (e se) non arriverà un’offerta che la società giallorossa reputerà idonea per farlo partire. Che non può essere inferiore ai 10 milioni (quanto è stato pagato al Milan) ma che difficilmente raggiungerà i 15. Sabatini attende, convinto che negli ultimi giorni di mercato non mancheranno le società che verranno a chiedergli il centravanti.

Intanto si è complicata e non poco la questione legata a Nilmar. La fuga di notizie legata al brasiliano ha indispettito il ds. Aveva il calciatore in pugno, si era affrettato a cedere Vucinic alla Juventus rinunciando (forse) a qualche milione, proprio per chiudere in gran segreto la trattativa con il club spagnolo. E invece, il voltafaccia del presidente Roig, infastidito dal lungo tira e molla sul calciatore, ha fatto in modo che il negoziato ripartisse quasi da zero. Nel frattempo il Villareal ha alzato la posta: ora non si accontenta più dei 14 milioni proposti ma ne vuole 20. A nulla è valso il viaggio dell’emissario di Sabatini: a queste cifre - nonostante Nilmar abbia già da tempo trovato l’accordo con la Roma - l’affare non si fa. Più praticabile, ma ancora non intrapresa con decisione, la pista che porta a Palacio. L’argentino sarebbe perfetto per il modulo di Luis Enrique (che ieri ha assistito insieme al suo staff alla gara della Primavera contro la Lupa Frascati), abile a giocare in almeno due dei tre ruoli dell’attacco e con alle spalle un biennio nel nostro campionato. Il prezzo è abbordabile: 7-8 milioni. Il momento giusto per prenderlo potrebbe essere questo, visto che l’Inter, pur avendo una corsia preferenziale sul calciatore, deve prima liberarsi di Pandev. La rottura con il macedone è netta: ieri l’ex laziale non ha disputato nemmeno un minuto nella Supercoppa e al suo posto gli sono stati preferiti in rapida successione il neo acquisto Alvarez, Obi e addirittura Castaignos. Un messaggio chiaro a fare le valigie.

Da non sottovalutare, infine, Hernandez. L’uruguaiano è un’altra scoperta di Sabatini. Una storia singolare quella della Joya - così chiamano l’attaccante del Palermo - per la quale il ds si impose con l’ex presidente Zamparini affinché venisse acquistato. A trattativa ultimata, gli venne diagnosticata un’aritmia ventricolare che ne mise a rischio la carriera. Il Palermo, però, decise di curarlo per poi esser ripagato con la sua esplosione. Nei giorni scorsi proprio il presidente Zamparini ha aperto ad una possibile cessione. E’ stato rimandato di qualche giorno il viaggio dell’agente di Casemiro in Italia, Julio Fressato. Tra l’altro, la prima tappa che il procuratore farà nel nostro paese è a Milano: ha infatti un incontro in agenda con l’Inter. Nessun appuntamento invece per Pizarro: «Non abbiamo mai esteso proposte a Pizarro: è orgogliosamente un giocatore della Roma e noi siamo i suoi dirigenti – ha tenuto a precisare Sabatini - il calcio propone quotidianamente soluzioni, ma lui è un giocatore della Roma e credo lo rimarrà». Capitolo portieri: presentato Stekelenburg e in contatto con il Chievo per Curci, la Roma deve risolvere la questione legata a Romero, che il ds, prima di acquistare l’olandese, si era impegnato ad acquistare dall’Az Alkmaar. Ora rischia di dover tesserare l’argentino (con passaporto comunitario) se non riuscirà prima a piazzarlo in un club italiano, ma pare vicino alla Sampdoria.