rassegna stampa roma

Niente anticipo, in Coppa derby di sera

(Il Romanista – P. Bruni) Contr’ordine: il derby di mercoledì prossimo non verrà anticipato alle 15. La riunione svolta ieri mattina al Viminale, pur valutando le criticità di una partita densa di significati e molto sentita dalla gente, ha...

Redazione

(Il Romanista – P. Bruni) Contr’ordine: il derby di mercoledì prossimo non verrà anticipato alle 15. La riunione svolta ieri mattina al Viminale, pur valutando le criticità di una partita densa di significati e molto sentita dalla gente, ha preferito mantenere il calcio d’inizio alle 20.45

 In pratica, l’orario deciso dalla Lega Calcio che considera Roma-Lazio l’avvenimento di punta degli ottavi di finale di coppa Italia. Talmente importante che la Rai, l’emittente televisiva che ha comprato i diritti del trofeo tricolore, lo trasmetterà sul primo canale proprio a testimonianza di quanto possa essere forte il ritorno d’immagine e di sponsorizzazioni.

La decisione, dicevamo, è arrivata al termine dell’incontro fra le varie componenti interessate: le due società, la Questura, l’Osservatorio, la Prefettura, la Lega serie A, i vigili del fuoco e tutte quelle corporazioni chiamate in causa dall’evento. Due ore, circa, di dibattito e confronto dove sono stati largamente valutati i pro e i contro della situazione e dove è emersa la necessità di non danneggiare i tifosi che con lo spostamento dell’orario sarebbero piombati in grande difficoltà. Quelle categorie lavorative che nel primo pomeriggio si guadagnano da vivere o studiano, o hanno preso degli impegni, o comunque si erano affidate all’originaria (e ufficiale) comunicazione da parte della Roma. Indubbiamente una “vittoria” del buon senso, ottenuta grazie all’impegno di chi si è seduto al tavolo in rappresentanza

di Trigoria e, appoggiata, in toto, dal Questore della Capitale. L’intervento di Francesco Tagliente, infatti, è stato decisivo per far propendere l’ago della bilancia verso la suprema garanzia dei diritti di quei tifosi civili e corretti «che sono una risorsa straordinaria» e che «rispettano le regole, i ruoli e pagano per assistere ad uno spettacolo».

Non bisogna dimenticare che l’ex Questore di Firenze, insediatosi nell’agosto scorso all’ombra del Colosseo, è stato uno dei principali artefici della ricucitura di rapporti fra gruppi organizzati viola e istituzioni governative del capoluogo toscano.

Giunto a Roma, tuttavia, dovette far fronte al polverone alzato (e ancora sparso per l’aria) dalla famigerata tessera del tifoso, una card che in quel periodo vedeva l’entrata ufficiale nella vita dei calciofili. «Sono convinto che la strada giusta è quella della legalità – spiegò – il dialogo e il confronto rappresentano una risorsa anche sul fronte stadio.

In questa direzione sono sempre stato pronto ad ascoltare le richieste e le esigenze dei tifosi. Ma con altrettanta determinazione ribadisco che non ci sono margini per mediare su fatti penalmente rilevanti». In sintesi, ciò che è avvenuto ieri mattina al Viminale.

Con questi presupposti, finalmente, si può tornare a parlare di pallone e biglietti. Manca ancora una settimana alla partita e fino ad oggi sono stati comprati circa tredicimila tagliandi, un trend decisamente positivo che fa ben sperare, in Curva e Distinti Sud, per il tutto esaurito. Conclusa la prima fase, quella riservata agli abbonati per la stagione in corso, è scattata la vendita libera (fino alle 20.45 di mercoledì).

Consueti i luoghi dove potersi recare a prendere il prezioso accesso: i Roma Store (chiusi la domenica), le ricevitorie Lis Lottomatica e il Gran Teatro, in viale di Tor di Quinto. I prezzi vanno dai 10 euro per la Curva Sud fino ai 75 per la Tribuna Monte Mario lato Sud. Previste riduzioni in Monte

Mario per i lupacchiotti sotto i 14 anni, le donne e gli over 65. La Tevere sarà riservata ai ragazzi sotto i 16 anni di età delle scuole calcio e delle polisportive, ai dipendenti delle forze di polizia e delle forze armate.