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Nicchi assicura: “La sudditanza? Non esiste più e Russo arbitrerà nuovamente la Roma”

(Il Messaggero – S.Carina) «La sudditanza? Non esiste più». E’ la rassicurazione del presidente dell’Aia, Nicchi, che ieri al giro di boa del campionato ha fatto gli onori di casa nell’incontro tenutosi a Fiumicino tra la Figc, gli...

Redazione

(Il Messaggero - S.Carina) «La sudditanza? Non esiste più». E’ la rassicurazione del presidente dell’Aia, Nicchi, che ieri al giro di boa del campionato ha fatto gli onori di casa nell’incontro tenutosi a Fiumicino tra la Figc, gli arbitri e i rappresentanti delle società di serie A.

A dimostrazione del nuovo vento che soffia c’è «il fatto che oggi – prosegue Nicchi - le squadre presenti alla riunione si sono dette soddisfatte del lavoro». Qualcuno, però, in platea cita sottovoce le accuse di Zamparini nel post Chievo-Palermo di domenica. Ma poco importa. La nouvelle vague, con il designatore Braschi al timone, è pronta a snocciolare i propri dati. A sentirlo, è un trionfo: riduzione rispetto ad un anno fa sia del numero dei falli medi a partita (scesi da 36 a 31) che delle ammonizioni (da 124 a 85, -19%) e delle espulsioni (- 27%, da 90 a 61). Senza contare l’analisi della commissione tecnica che ha ravvisato come i fuorigioco «tra i 2262 episodi valutati, abbiano riscontrato 95 errori da parte delle terne. La percentuale è quindi del 4,2 contro il 6,07 dello scorso anno. Siamo a mezzo errore a partita».L’entusiasmo è tale che si prospetta il ritorno sulla scena di qualche arbitro che sembrava aver perso il treno: «Russo, ad esempio – spiega Nicchi - è un grande arbitro. Ha passato un momento difficile ma ora ha recuperato le sue qualità e tornerà a primavera a dirigere la Roma». E pensare, invece, che qualche maligno aveva supposto che la sciagurata direzione di Brescia-Roma fosse costata al fischietto di Nola la qualifica d’internazionale. Nulla di tutto ciò: «Quell’episodio non ha significato nulla. Aveva meno partite di Mazzoleni e più anni davanti per arbitrare. Lo abbiamo dovuto proteggere». Detto delle rassicurazioni, spazio alle proposte. Come quella di Gillet, portiere del Bari, che ha chiesto l’introduzione della moviola in campo. O quella di Chiellini che si è detto favorevole agli arbitri dietro le porte. Concorde anche Figc e Aic (del resto il presidente dell’Uefa, Platini, li vorrebbe già nei prossimi Europei, ndr) a patto però «che la Federazione copra i costi», ha precisato Nicchi. Ranieri suggerisce addirittura allenamenti con la presenza degli arbitri «per tenere ai calciatori lezioni sul regolamento». Proposta accolta con entusiasmo. Tutti felici, insomma. Appuntamento al prossimo rigore negato.