rassegna stampa roma

Nel mirino Nela, Tancredi e Conti

(Il Romanista – G.Dell’Artri) – La top ten è lì, a un passo. A De Rossi basteranno quattro partite per entrare tra i primi dieci giocatori di sempre della Roma in fatto di presenze in Serie A.

Redazione

(Il Romanista - G.Dell'Artri) - La top ten è lì, a un passo. A De Rossi basteranno quattro partite per entrare tra i primi dieci giocatori di sempre della Roma in fatto di presenze in Serie A.

Un traguardo simbolicamente importante, dopo quello di aver affiancato Fulvio Bernrdini, ma comunque solo un traguardo di passaggio. Perché Danielino, con la firma del rinnovo del contratto dietro l’angolo, sembra destinato a ben altri numeri, magari avvicinando anche quelli di un, al momento, inarrivabile Francesco Totti. Cifre che giorno dopo giorno stanno facendo entrare De Rossi sempre più nella storia del club giallorosso. Nella quale c’è già ampiamente di diritto, visto che quel ragazzino che nel 2003 Fabio Capello fece esordire in A, ne ha fatta tanta di strada, riuscendo a scavalcare da tempo un mito come Di Bartolomei. Agostino, di cui proprio in questi giorni si è tornati a parlare grazie all’uscita del film-documentario a lui dedicato, è il 15esimo di questa lista con 237 presenze. Erano altri tempi, un altro calcio, si giocavano anche meno partite, ma questa è un’altra storia, qui ora si parla di numeri. Gli stessi che dicono come al 14esimo posto, con tre presenze in più rispetto al capitano del secondo scudetto, ci sia un certo Roberto Pruzzo, il bomber per antonomasia per il quale è superfluo aggiungere altre definizioni. Un gradino più su, al 13esimo posto c’è Arcadio Venturi con 251 presenze, che diventerebbero 288 aggiungendo quello del campionato ’51-52 che però in questa graduatoria non conta perché fu quello della nostra unica Serie B. All’undicesimo posto a pari merito, come detto, ci sono De Rossi e Fuffo Bernardini.

Sopra di loro alla posizione numero dieci ecco Damiano Tommasi, il primo che a breve sarà scavalcato da Danielino. E poi sempre più su con un trio di simboli della Roma anni 80, del secondo scudetto, di un’epoca memorabile: Sebino Nela con 281 presenze, Franco Tancredi (288) e Bruno Conti (304). Anello di congiunzione tra quella Roma e la successiva, degli anni 90, è stato Beppe Giannini, che con le sue 318 presenze è al sesto posto. Ancora le epoche che si incrociano, le varie “Roma” che si danno il testimone, con la quinta posizione di Pluto Aldair (330). Sopra di lui al quarto posto, c’è chi per definizione è sempre stato il primo, anche in musica, ovvero Guido Masetti, il primo portiere de “La canzone di Testaccio” che nella sua carriera vestì i colori giallorossi per 338 volte. E siamo così sul podio. Sul terzo gradino il pilastro della Roma degli anni 70, Sergio Santarini (344 presenze). Che raccolse come meglio non si sarebbe potuto il testimone del suo predecessore, Giacomo Losi. E’ lui, Core de Roma, ad occupare la seconda posizione dall’altro dei suoi 386 gettoni di presenza. In cima, neanche a dirlo, l’uomo dei record, il passato, il presente e il futuro di questa squadra. Francesco Totti è alla stratosferica cifra di 479 presenze e non ha la minima intenzione di fermarsi. Con il Lecce salirà ancora di quota, come De Rossi e insieme continueranno a braccetto per un po’. Per un bel po’, si spera...