(Corriere dello Sport - R. Loria) - Qualcuno dalle parti di Trigoria già lo chiama 'Negol', ma quando Walter Sabatini e la Roma hanno deciso di puntare e di investire sul francese Loic Nego sicuramente non lo hanno fatto per le sue capacità realizzative. I numeri del terzino classe '91 d'altronde non parlano di un difensore con il vizio del gol: 13 presenze in Ligue 2 con il Nantes, 15 con la maglia dell'Under 20 francese e altre 12 con quella dell'Under 19; reti all'attivo: zero.
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Nego, il jolly si inventa attaccante
(Corriere dello Sport – R. Loria) – Qualcuno dalle parti di Trigoria già lo chiama ‘Negol’, ma quando Walter Sabatini e la Roma hanno deciso di puntare e di investire sul francese Loic Nego sicuramente non lo hanno...
Eppure la prima vittoria della stagione della nuova Primavera di Alberto De Rossi, arrivata a Catania, è targata proprio Loic Nego. Un gol bello, quello del definitivo 2-1 giallorosso, arrivato a coronamento di una prestazione da sette in pagella, che ha regalato alla squadra tre punti pesanti dopo la sconfitta in Supercoppa contro la Fiorentina e dopo lo 0-0 interno contro la Juve Stabia.
JOLLY - La missione siciliana è stata portata a termine grazie al gol di questo ventenne francese, tesserato dalla Roma a luglio, ma arrivato a Trigoria soltanto il 2 settembre, giusto in tempo per essere messo in campo da Alberto De Rossi contro la Fiorentina nella gara di Supercoppa. A ben vedere il suo arrivo per il tecnico della Primavera ha rappresentato la classica manna dal cielo. Non tanto per la gara di Supercoppa giocata senza neanche un allenamento con i compagni e senza capire una sola parola di italiano, ma soprattutto perché il giocatore ha dato una mano consistente a De Rossi a risolvere i problemi dettati dall'emergenza difensiva che ha caratterizzato questo avvio di stagione. Un'emergenza che ha consentito a Nego di mettere in mostra tutta la sua duttilità tattica. Terzino destro di ruolo, contro la Fiorentina è stato impiegato a sinistra. Contro la Juve Stabia invece ha giocato al centro, complice l'assenza contemporanea di tutti i centrali difensivi di ruolo, eccezion fatta per Rosato. Sabato scorso, quindi, il ritorno a sinistra, ma solo per un tempo. L'ennesima tegola per il reparto arretrato (uscita di Sabelli per un problema alla caviglia) lo ha riconsegnato al suo ruolo naturale, quello sulla corsia destra, e proprio da un affondo sulla fascia preferita è nato il gol che ha consegnato la vittoria alla Roma.
GOL - Un successo, quella di Catania, caratterizzato dai gol dei difensori. Prima di Nego, infatti, era andato a segno il centrale classe '94 Rosato, un altro dei protagonisti inattesi di questo inizio di stagione. Sarà un caso, ma la squadra di Alberto De Rossi sembra avere la stessa difficoltà a mandare in gol gli attaccanti della prima squadra. In tre partite ufficiali del reparto offensivo ha segnato solo Caprari, mentre gli altri tre gol sono stati messi a segno da Viviani (che nella Primavera ricopre un ruolo molto simile a quello affidato da Luis Enrique a Daniele De Rossi) e dai difensori Rosato e Nego. Sabato prossimo a Trigoria contro il Palermo può essere l'occasione buona per invertire la tendenza e magari per veder sbloccarsi Junior Tallo, ancora a secco nella sua esperienza romanista.
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