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Di Natale-Totti, i duecentenari

É da un po’ che si dice: questo sarà l’ultimo anno che li vedremo uno di fronte all’altro. Loro, però, sono ancora lì a guidare le loro squadre.

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In due fanno 75 anni, 976 partite giocate in serie A e 438 gol segnati. Antonio Di Natale e Francesco Totti rappresentano il bello del calcio, il pallone che si fa arte. Totò e Er Pupone, numeri 10, bandiere di due squadre, Udinese e Roma, con ambizioni diverse ma che si identificano come nessun’altra – dopo l’addio al calcio di Maldini, Del Piero e Zanetti – nei loro capitani.

DUECENTENARI - Totò e Francesco sono gli unici calciatori in attività che hanno segnato più di 200 gol in serie A: 237 il giallorosso, 201 il bianconero che però ha una media realizzativa superiore (0,49 a partite contro 0,41).

Totti sogna di raggiungere in cima alla classifica dei cannonieri di tutti i tempi Silvio Piola, lassù davanti a quota 274. Gliene mancano 37, onestamente sembrano troppi. Di Natale vola più basso e pensa solo ad agganciare Roberto Baggio (205).

Se continuasse sulla media realizzativa di questa stagione e decidesse di giocare ancora un anno potrebbe pensare di prendere Altafini e Nordahl (216).

BESTIE NERE -  Totò nella sua carriera ha segnato 14 gol alla Roma, (12 in campionato, 2 in Coppa Italia). É la sua vittima preferita, a seguire la Lazio (12 centri tutti in campionato).

Totti ha infilzato l’Udinese in 16 occasioni. La prima volta allo Friuli (dove esordì in Nazionale nel ’98 contro la Svizzera)il 15 ottobre del 1997 quando aveva appena 21 anni. In quella stagione Di Natale sgomitava in C2 con la maglia dell’Iperzola.

L’ultima rete ai bianconeri Totti l’ha fatta lo scorso 17 marzo: aprì le marcature nel 3-2 a favore dei giallorossi. Il battesimo di Totò con il gol alla Lupa è datato 19 ottobre 2002: Empoli-Roma 1-3 (Emerson, Candela, Di Natale, Tommasi). L’ultima magia risale al 28 ottobre 2012 su rigore a Roma.

CUCCHIAIO - . Non fu un penalty qualsiasi. Il capitano dell’Udinese segnò con lo scavetto “profanando” l’Olimpico, il “tempio del cucchiaio” mettendo il sigillo su una partita “pazza” vinta dai friulani 3-2 dopo che la Roma si era trovata sul 2-0 al 24’.

Fu una sorta di “vendetta” da parte di Totò il quale si ricordava bene come un anno e mezzo prima (10 aprile 2011) Totti avesse ingannato Handanovic proprio con uno scavino.

PRESENTE E FUTURO - É da un po’ che si dice: questo sarà l’ultimo anno che li vedremo uno di fronte all’altro. Loro, però, sono ancora lì a guidare le loro squadre.

Totò ha il contratto in scadenza a giugno, ma ne ha già firmato uno fino al 2016 che deve solo essere depositato in Lega. Dipende da lui. Totti si è portato già avanti: lui è già legato alla Roma per un altro anno e mezzo. Insomma, non dovrebbe essere l’ultima volta che si sfideranno sotto l’arco dei Rizzi.

Numeri alla mano finora ha fatto meglio Totò: 8 gol in 15 partite contro i 2 in 11 di Francesco che ha “tuonato” due volte in Champions. Con loro in campo lo spettacolo è assicurato.

Godiamoceli finchè hanno voglia di giocare, anche loro, purtroppo, non sono eterni. Luciano Spalletti che li ha allenati ha detto: «Nessuno calcia come loro. Più potente Francesco, più preciso forse Totò». Il bello del calcio, appunto