(Redazione Forzaroma.info) - Dopo tanto tempo, nella Roma iniziano a registrarsi voti ben oltre la sufficienza: i quotidiani hanno premiato i ragazzi di Luis Enrique dopo la bella vittoria contro il Napoli con pagelle assolutamente positive.
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Napoli-Roma, LE PAGELLE dei quotidiani: Lamela inventa, Osvaldo sgomita. Totti e De Rossi veri leader
(Redazione Forzaroma.info) – Dopo tanto tempo, nella Roma iniziano a registrarsi voti ben oltre la sufficienza: i quotidiani hanno premiato i ragazzi di Luis Enrique dopo la bella vittoria contro il Napoli con pagelle assolutamente positive.
Lamela, Osvaldo e Simplicio si sono guadagnati le valutazioni migliori: tutti e tre sono andati a segno (per Lamela, in verità, si discute sulla sua marcatura o sull'autogol di De Sanctis) al San Paolo, aiutando però la squadra non solo in fase offensiva ma anche con una vena di sacrificio a lungo invocata dal tecnico spagnolo. Ottime recensioni anche per Totti, vero collante tra centrocampo e attacco e Daniele De Rossi, tornato nel suo ruolo naturale in mediana e capace di trasformarsi, all'occorrenza, in un'arma in più per la difesa. Proprio la retroguardia, finalmente, ha dimostrato di saper tenere alta la concentrazione per tutti i novanta minuti. Chiosa sul tecnico: la sua Roma finalmente convince e i tre punti di ieri potrebbero rappresentare la vera svolta di questo campionato.
LA GAZZETTA DELLO SPORT (a cura di M.Malfitano)
STEKELENBURG 6,5 Un paio di interventi risolutori e non commette errori.
ROSI 6 Non si risparmia quando c'è da affondare sulla fascia di sua competenza.
JUAN 6,5 Insormontabile nell'ultimo quarto d'ora, quando il Napoli ha spinto di più.
HEINZE 6,5 Annienta Cavani, lo sovrasta nel gioco aereo e nei contrasti.
TADDEI 6 Ha il compito di limitare le volate di Maggio e lo svolge senza patemi.
SIMPLICIO 6,5 Ammattisce Gargano con il suo movimento. Segna il gol della tranquillità.
DE ROSSI 7 Eccellente. Si piazza dinanzi alla difesa e nell'organizzazione del gioco è un bel vedere. La sua posizione crea disagio ai centrocampisti avversari, su di lui spesso è costretto ad arretrare Hamsik.
GRECO 6,5 Grande determinazione contro un avversario, Inler, che ha saputo limitare.
(Perrotta s.v.)
OSVALDO 6,5 Sbaglia due occasioni facili facili prima di trovare il tocco per il raddoppio romanista.
TOTTI 6,5 Come De Rossi, gioca una gara esemplare. Suo l'assist per Osvaldo. Sa essere anche un punto di riferimento per le ripartenze
(Viviani s.v.).
LAMELA 7 E' suo il cross sul quale De Sanctis devia nella propria porta il pallone, colpisce pure un palo. Conferma di essere un giocatore talentuoso, salta Campagnaro con grande semplicità.
BOJAN 6 Qualche buona ripartenza ed un assist sfruttato male da Osvaldo.
All. LUIS ENRIQUE 7 Si affida a Totti e De Rossi e trova la chiave giusta per ritornare alla vittoria.
IL ROMANISTA(a cura di D.Giannini)
STEKELENBURG 7 A momenti gli prendeva pure quella di Hamsik. Che gli schizza sotto al piede. Poco male, perché il resto è roba sua. Sempre, pure quando gliela deviano, pure quando gli sparano forte addosso. Perché l’Olanda è arrivata alla finale del mondiale? Una buona parte della risposta ce l’abbiamo sotto gli occhi.
ROSI 6+ Ok, Zuniga lo fa soffrire parecchio. Probabilmente più del dovuto. Ma la differenza sta nella testa: un anno fa l’aveva persa litigando con Lavezzi, stavolta la mantiene fino alla fine. Soffre, fatica, ma si vince. E questo fa tutta la differenza del mondo.
JUAN 6,5 Una bella risposta a chi era disposto a sacrificare De Rossi togliendolo dal centrocampo pur di non farlo giocare. E invece Luis ci ha puntato e lui ha risposto presente. Con attenzione, con un bel recupero su Pandev, con cattiveria per rimediare ai rari errori. E ora a Bologna, probabilmente nessuno vorrà tenerlo fuori.
HEINZE 7 L’avete visto come urlava a Juan per spiegarsi? Ecco, questo è Gabriel Heinze, uno che non contempla la parola equivoco. Se c’è una cosa da fare, la fa. Se c’è una palla da prendere, lui se la prende. Se c’è da entrare duro, lui entra. Lo sa Lavezzi, che se lo è visto piombare addosso due volte nel giro di pochi minuti. Felli zero, cattiveria tanta. E il connazionale scompare dal campo.
TADDEI 6,5 C’era una volta il pendolino. Ora c’è lui, che magari sembra più un espresso e che magari sarà meno veloce dell’altro, ma che ha il vantaggio di fare tutte le fermate. Qui, là, destra, sinistra, avanti, dietro. Se il terreno del San Paolo fosse stato l’Italia, lui il giro l’avrebbe fatto tutto. Ecco, più che un espresso è un Interrail.
SIMPLICIO 7,5 Andatevi a rivedere la partita. Prendete carta e penna per contare le palle sbagliate. Prese? Ecco, ora buttatele, non vi serviranno a nulla. Perché non ha sbagliato niente. Se stai lì e pensi dove vorresti che ci fosse un romanista, eccolo che arriva. Vorresti un contrasto a centrocampo? Ancora lui. Una ripartenza? Sempre lui. Il gol? Solo un messaggio per chi si era perso il resto dello spettacolo.
DE ROSSI 7 L’avevamo lasciato all’Olimpico a straripare contro la Juve da difensore. Sono passati sei giorni, è cambiata città, è cambiata posizione. Non è cambiata la musica, la stessa che suona da inizio stagione. Una sinfonia, un’Eroica, un Inno alla Gioia di giocare al calcio con quella maglia addosso.
GRECO 6,5 Ha sette vite come i gatti. Ogni volta che temi di essertelo perso, eccolo che torna più forte di prima. Lo ha fatto quando stava in Primavera, lo ha fatto quando era quasi fuori dal grande calcio, lo ha fatto anche quest’anno quando nessuno se lo aspettava nella Roma di Luis Enrique. Lui ha aspettato, si è allenato e non ha mollato neanche di un centimetro. Il risultato? Grandi partite come quella di ieri.
LAMELA 7 Va bene, De Sanctis ci ha messo del suo, ma quello che aveva fatto prima è roba da eletti del calcio. E se lo fai sotto quella curva ha un significato speciale. Speciale come sembra essere Erik, 70 chili di energia calcistica. Una spada pronta a sguainarsi per tagliare in due il campo. Punta, pianta, gomiti, muscoli e un solo destino: la gloria.
TOTTI 6,5 Che bello quel "5" dato a Luis Enrique al momento del cambio. E’ il sole che torna a splendere dopo una settimana di pioggia. E’ la luce che lui ha portato in campo come al solito con quell’assist per Osvaldo che ipoteca la partita. E’ il bello del calcio che fa tornare il sorriso a tutti. Anche a lui.
OSVALDO 7 Lo vedi nel sottopassaggio al rientro in campo dopo l’intervallo e dopo un primo tempo con tante belle giocate ma anche tre errori sotto porta e pensi: "ma perché ride"? Ride perché lui lo sa come finirà. Lo sa cosa ha dentro, quanta voglia c’è dentro quelle gambe. La voglia che gli fa mettere dentro il 2- 0 e che zittisce il san Paolo. La voglia che lo fa correre fino alla propria area per ripartire ancora. Un sorriso premonitore. Il sorriso di tutta la Roma.
LUIS ENRIQUE 7,5 Benvenuti nel calcio moderno, benvenuti nel meraviglioso mondo di Luis Enrique. Un mondo che non è un’utopia, che è lì sotto gli occhi di tutti. Eppure, come una meravigliosa utopia, ha la forza di trascinare i suoi ragazzi oltre le difficoltà, oltre i risultati che non arrivavano. Un sogno frutto di un’idea forte che non ti lascia neanche se ci provano in tutti i modi a farti vacillare. Ci piace sognare questo sogno bellissimo e per favore non svegliateci ora che inizia il bello.
IL MESSAGGERO(a cura di A.Angeloni)
STEKELENBURG 7 Il palo lo salva da Lavezzi, Hamsik spara alto a un metro dalla porta, però lui, Steke, in almeno altre tre-quattro occasioni ci mette mani e piedi (due volte su Hamsik e una su Maggio) e si guadagna la medaglia. Un partitone.
ROSI 6 Soffre sempre quando viene attaccato, meglio quando va in accelerazione e in queste circostanze difficilmente fa la cosa sbagliata, anche se a volte si fa prendere dalla voglia di strafare.
JUAN 7 Un paio di belle chiusure, in una di queste mette la testa su un tiro di Zuniga destinato in porta. Nella ripresa cala fisicamente ma si salva con l’esperienza. Prestazione di ottimo livello.
HEINZE 6,5 Va spesso su Cavani e l’uruguaiano la vede poco. Chiude in qualsiasi modo ogni palla velenosa che gli arriva dalle incursioni degli esterni napoletani. Senso della posizione e mestiere.
TADDEI 6 Un po’ meglio di Rosi in fase difensiva, ma pure lui ha i suoi problemi con le percusssioni di Maggio e Hamsik. Pasticcia nell’azione del gol del Napoli, che rientra in partita e sbaglia la rete dekl tre a zero. Benino.
SIMPLICIO 7 Sornione, sembra stia lì per caso, invece limita il dinamismo e la qualità di Gargano, in più è utilissimo nell’ultimo passaggio, mandando in porta Osvaldo. Sbaglia pochissimo. E nel finale si toglie pure la soddisfazione del gol. Seconda presenza da titolare, secondo gol.
DE ROSSI 7 Partita accorta, stavolta da centrocampista, pur non disdegnando mai di dare una mano ai due centrali, che fanno un figurone. Ottimo l’assist per Osvaldo nel primo tempo. Rischia l’ammonizione nella ripresa per eccesso di foga.
GRECO 6 Buona prestazione in fase di contenimento, si perde ogni tanto quando deve far ripartire l’azione in velocità. Affidabile ma (tanto) migliorabile.
OSVALDO 7 Ha tre occasioni da gol più o meno nitide e le sbaglia tutte e tre. Nella ripresa fa centro al primo tentativo. Gol e solito contributo difensivo commovente in fase di non possesso.
TOTTI 7 Pronti via, pennella un cross perfetto per Lamela appena dopo il gol del vantagggio, nella ripresa assist-gol per Osvaldo. Fa il centravanti spalle alla porta, ma è sempre pronto all’imbucata di fino. Giocando così non segnerà molto ma spesso può illuminare il gioco dalla trequarti in su.
LAMELA 7 Spunto dopo tre minuti, tiro (più cross) velenoso, deviazione di Aronica, papera di De Sanctis e gol. Il palo gli nega il raddoppio. Serata di buoni propositi, crea molti problemi alla difesa avversaria. Al contrario di Osvaldo, fa poco in fase difensiva. Ma dà sempre la sensazione di spaccare la partita.
BOJAN 6,5 Entra subito in partita (al posto di Lamela), dando vita all’azione che avrebbe potuto portare la Roma sul tre a zero. Dà poco quando deve rincorrere.
PERROTTA ng Fatica quando entra, è il momento del forcing del Napoli.
VIVIANI ng Ultimi minuti per tenere palla.
IL TEMPO(a cura di M.De Santis)
STEKELENBURG 6.5 Preciso nell'ordinaria amministrazione e graziato più volte da Hamsik, Zuniga, Lavezzi e Cavani. Trafitto, con un pizzico di responsabilità, da Hamsik nel finale.
ROSI 6.5 Partita doubleface: d'apprensione quando viene attaccato da Zuniga e soci, di intraprendenza quando ricambia il favore contrattaccando come un treno. Ammonito nella ripresa, non smette di offendere e creare grattacapi al Napoli.
JUAN 7 Per senso di posizione è ancora uno dei migliori della classe. Chiude un paio di volte che è una bellezza, mette la testa su un pallone di Zuniga diretto in porta e perde pochissimi confronti diretti. Sbuffa e soffre un po' di più quando viene puntato in velocità, ma si arrangia con il mestiere. Monumentale.
HEINZE 7 Sbroglia parecchie situazioni complicate con il suo piedino provvidenziale e la solita dose di grinta in quantità industriale. Roccioso.
SIMPLICIO 6.5 Sembra uno capitato in mezzo al campo per caso, forse anche per quattro mesi vissuti su e giù sull'altalena, e invece fa quasi sempre la cosa giusta. Come il tiraccio che Cannavaro devia in rete per il 3-1 finale. Talismano.
DE ROSSI 7 Centrale di centrocampo o di difesa, ormai, è solo un particolare. Difende, imposta, arretra, stoppa e detta i tempi non sbagliando una virgola.
GRECO 6.5 Più o meno come Simplicio. Utilissimo per tutta la gara, soprattutto in fase di palleggio.
TOTTI 7 Più che da trequartista, funge da vero e proprio totem avanzato. La stragrande maggioranza delle trame offensive della Roma passano dai suoi piedi e lui non tradisce. Il capitano c'è e si vede.
OSVALDO 7 Paga pegno a un grossissimo lavoro di sacrificio a tutto campo sparando a salve tre palle d'oro nel primo tempo. Rimedia abbondantemente nella ripresa con la zampata del raddoppio. Per stavolta basta e avanza così.
BOJAN 6 Qualche buon lampo nella ventina di minuti finale. Arriva sul fondo almeno un paio di volte e a tempo praticamente scaduto mette sui piedi di Osvaldo la palla del 4-1 che l'argentino però non trasforma.
PERROTTA sv
LUIS ENRIQUE 7.5 Ci voleva la migliore Roma della stagione per sbancare un campo minato come il San Paolo. E la migliore Roma, seguendo la strada imboccata contro la Juve, si è vista. Prima prova da grande dall'inizio della rivoluzione culturale e primo scalpo di una big catturato. E se fosse l'inizio del raccolto dopo quattro mesi di semina?
CORRIERE DELLO SPORT (a cura di R.Maida)
STEKELENBURG 7 Non si distrae sulle decine di cross che gli arrivano addosso. Stavolta trasmette sicurezza alla squadra, respingendo quanto gli consentono le capacità umane. Su Hamsik gli sarebbe servito lo scudo spaziale.
ROSI 6 Si riprende il posto sulla fascia destra e sfida a duello Zuniga, senza paura. A volte perde ma se la cava con furbizia.
JUAN 7 Una performance vecchia maniera: concede pochi a chi si addentra nel suo cono d'azione.
HEINZE 6,5 Spicciolo e razionale, anche se non molto elegante: è quello che serve alla Roma ancora in cerca di praticità. L'unica indecisione avvia l'azione del gol del Napoli.
TADDEI 6,5 Alterna momenti di efficienza a altri di difficoltà. Ma non soccombe mai
GRECO 6 Applica con diligenza il compito da tessitore. Resiste agli strappi dei centrocampisti del Napoli.
DE ROSSI 7 Nè centrocampista nè difensore: è tutto
SIMPLICIO 7 Lavora sodo e chiude i conti, da bravo ragioniere. Nel rapporto qualità-quantità è così prezioso da rendere inspiegabile la sua sparizione: da ottobre, giorno della sua ultima partita da titolare (con gol) aveva accumulato solo 51 minuti di calcio.
LAMELA 8 Uno, due, tre giochi sfrontati contro altrettanti avversari in panne: nasce da qui, da un'idea un po' folle e un po'esaltante, il fortunato cross del gol. E' l'inizio di una serata da padrone nello stadio di Maradona. Si fa apprezzare anche per il lavoro difensivo e per un sinistro che colpisce il palo.
OSVALDO 7,5 Per la disponibilità alla fatica, che gratifica poco un attaccante, meriterebbe di segnare sempre. Invece non è così: sbaglia due gol che si era costruito quasi da solo. Però al terzo(o quarto) tentativo va in buca, portando a sei il suo totale stagionale. E festeggia zittendo il San Paolo come faceva il suo guru Batistuta.
LUIS ENRIQUE 7 La sua Roma più bella, quella che aggancia il Napoli in classifica, nasce da un 4-3-3 elastico e aggressivo, in cui tutti collaborano in fase di non possesso. In questo caso la manovra è fluida e le distanze dai reparti giuste. Poi, chiaro, nella vittoria c'è anche una componente aleatoria: gli episodi gli girano a favore.
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