(Leggo - F. Balzani) - La sconfitta subìta all’andata, le 15 vittorie consecutive dello Shakhtar, il gelo di Donetsk e il derby alle porte. La Roma è attesa da un’impresa titanica. «Ma io non ho paura», risponde serio Vincenzo Montella.
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Montella : “Sarà dura ma io ci credo”
(Leggo – F. Balzani) – La sconfitta subìta all’andata, le 15 vittorie consecutive dello Shakhtar, il gelo di Donetsk e il derby alle porte. La Roma è attesa da un’impresa titanica. «Ma io non ho paura», risponde serio Vincenzo...
Il tecnico giallorosso, all’esordio assoluto in panchina in campo europeo, carica la Roma in vista della gara valida per il ritorno degli ottavi di Champions. I giallorossi dovranno ribaltare il 2-3 subìto all’Olimpico appena tre settimane fa quando sulla panchina giallorossa sedeva ancora Claudio Ranieri. «La partita d’andata l’ho vista a casa, in tv. La Roma aveva iniziato bene, poi ha avuto 10 minuti di follia e ha anche sfiorato il pareggio nel finale. Io sono molto ottimista sulla qualificazione nonostante il risultato negativo. Sappiamo che sarà una partita difficile perché abbiamo di fronte una squadra valida, ma siamo qui per giocarci le nostre chance e lo faremo fino in fondo». Come riuscirci? Ecco la ricetta di Montella: «Lo spirito deve essere quello degli ultimi 15 minuti di Lecce - ribadisce Montella -, ci vorrà massima attenzione fino alla fine. Le motivazioni faranno la differenza e a volte bisogna anche crearle con spirito e intelligenza. Senza queste due caratteristiche non si vince». A chi vede nella sua giovane età un ostacolo, Montella risponde con una battuta: «Meglio essere giovani no? Magari mi hanno assunto proprio per questo. Comunque non è una questione di età, l’importante è trasmettere la giusta carica. La squadra sta crescendo, come valore assoluto è superiore agli avversari, ma ci tocca un’impresa, dobbiamo dare tutti il massimo, a cominciare da me». L’Aereoplanino ripartirà dal 4-2-3-1 e da Totti che sarà supportato in attacco da Taddei, Perrotta e Vucinic. Tutti e quattro erano presenti nella vittoria per 4-0 contro gli ucraini all’Olimpico nel 2006. Per il capitano (seduto al suo fianco durante la conferenza stampa) Montella spende parole di elogio: «Era facile giocarci insieme per le qualità che ha sempre avuto ma è facile anche allenarlo vista la sua disponibilità. È maturato, si allena con intensità e accetta le scelte». E se in futuro dovesse restare fuori per più di una partita? «Spero ci rimanga male perché vuol dire che ha voglia di dare tanto alla squadra». Anche i litigi, in campo e fuori, tra i giocatori giallorossi non rappresentano un problema per Montella: «Quando abbiamo vinto lo scudetto (nel 2001, ndr) litigavamo tutti i giorni. Eviterei di parlare di queste cose anche se vedo che siete più informati di me».
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